Chiusura invernale delle strade in Val Troncea 26 Novembre 2025
Ordinanza per la chiusura delle strade comunali e delle piste forestali interessate dal tracciato della pista di fondo per la stagione invernale 2025/2026.
Ordinanza per la chiusura delle strade comunali e delle piste forestali interessate dal tracciato della pista di fondo per la stagione invernale 2025/2026.
A distanza di un mese dalla pensione lo ritroviamo sul campo della sua amata Val Troncea, operativo come sempre. Questa volta senza la divisa di guardiaparco, ma in veste di inanellatore autorizzato dall’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per un’attività di monitoraggio dell’avifauna.
Le aree montane sono tra gli hotspot di biodiversità più preziosi e fragili a livello globale, ospitando specie uniche adattate a condizioni climatiche rigide e ambienti estremi. Tuttavia, uno studio recente condotto lungo un gradiente altitudinale nelle Alpi Occidentali mette in luce come le aree protette, pur fondamentali per la tutela della fauna montana, stiano subendo pressioni crescenti legate ai cambiamenti climatici e ai mutamenti dell’uso del suolo, che hanno ripercussioni sulla biodiversità montana.
La rivista “Contributions to Entomology” ha recentemente pubblicato un articolo scientifico basato su uno studio realizzato dal personale delle Aree Protette delle Alpi Cozie. La pubblicazione edita dal Senckenberg Deutsches Entomologisches Institut ha accettato il lavoro sottoposto da Davide Giuliano, guardiaparco, e Barbara Rizzioli, funzionaria dell’Area Biodiversità, con il titolo “Mini-round box as standardized sampling method for orthopterans in alpine and subalpine grasslands: a field study to highlight strengths and weaknesses”.
Alla fine di marzo 2025 è stato pubblicato sul Journal of Animal Ecology un interessante articolo scientifico sulle abitudini migratorie stagionali dello stambecco in relazione con i cambiamenti climatici. Si tratta del risultato di uno studio a livello alpino che incrocia una grande mole di dati relativi agli spostamenti di 406 ungulati dotati di radiocollare con le condizioni climatiche dei loro habitat per analizzare come le variazioni stagionali di copertura nevosa, i picchi di crescita e senescenza vegetazionale e le temperature medie influiscono sulle strategie e tempistiche con cui gli stambecchi si spostano dai siti di svernamento ai versanti in cui trascorrono la stagione estiva, e viceversa.
La famiglia Giletta alleva bovini in Val Troncea da generazioni. A seguito di un’alluvione, l’acquedotto che forniva acqua all’azienda è andato distrutto.
La ricostruzione avviene grazie al dialogo tra i Parchi delle Alpi Cozie e la famiglia, sperimentando soluzioni tecniche che hanno migliorato la qualità e la quantità d’acqua a disposizione dell’allevamento e ridotto al minimo gli impatti sul paesaggio e sulla biodiversità, conciliando le esigenze aziendali con quelle di tutela dell’ambiente.
Giovedì 27 marzo 2025 il Carabo delle Alpi Cozie (Carabus cychroides) è stato inserito nella Lista Rossa delle specie minacciate dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN) in categoria Endangered (pericolo di estinzione). Un prestigioso riconoscimento internazionale per la specie endemica delle Aree Protette Alpi Cozie e al contempo un segnale di allarme che ne certifica il rischio di scomparsa.
Nell'area di particolare pregio naturalistico del Parco naturale val Troncea è vietato effettuare qualunque attività alpinistica su roccia e ghiaccio, sci-alpinistica e di sci fuoripista.
Mercatino dell'Avvento a Pragelato, Frazione Rivets presso Casa Escartons e il Museo del Costume
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Venire al mondo. Le levatrici del Novecento. un film di Remo Schellino
Mercoledì 13 agosto, alle ore 21, presso la sede del Parco naturale della Val Troncea, Via della Pineta 5 - Frazione La Ruà a Pragelato
Martedì 12 agosto a borgata TRONCEA - Pragelato, Commemorazione della 1ª Divisione Alpina autonoma Val Chisone "Adolfo Serafino"
"Zecche: conoscerle per proteggersi": sabato 9 agosto, a Pragelato, sede del Parco naturale della Val Troncea, in via della Pineta, frazione La Ruà, alle ore 21, incontro tematico
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Sabato 8 agosto, Pragelato, sede del Parco, incontro tematico ”Dagli stambecchi agli ermellini... come si contano gli animali in un Parco”
Mercoled' 6 agosto a Pragelato, presso la tensostruttura in piazza Pragelatesi nel mondo, la Nuova ProLoco di Pragelato con la collaborazione dei Parchi Alpi Cozie propone una giornata di conoscenza dei Rapaci
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Ogni sabato dal 19 luglio al 30 agosto nell'orario di apertura del punto informativo, le guide Parchi Alpi Cozie svolgeranno attività divulgative con approfondimenti naturalistici
Sabato 8 e 9 gennaio, a Pragelato nel Parco naturale Val Troncea, Sicurezza in montagna in ambiente innevato. Incontro tematico e giornata pratico divulgativa.
Storia della reintroduzione dello Stambecco in Val Troncea con inquadratura iniziale su origine della specie, biologia e periodo buio dell'estinzione. Fotografie e cartine tematiche chiariscono il testo e rendono conto dell'affetto degli autori per il progetto e per il territorio.
Il lavoro di squadra all'interno del Parco e nelle aree confinanti di successiva reintroduzione è uno dei tasselli del successo del ritorno dello stambecco sull'arco alpino che si consolida di anno in anno, con l'estendersi di una continuità territoriale tra nuclei inizialmente separati.
Catalogo della mostra 'Il ritorno dello stambecco in val Chisone e in val Troncea' del 2003.
Il libretto ripercorre con il percorso della mostra le tappe del ritorno dello stambecco intorno al Parco naturale della val Troncea che può essere approfondito nel Quaderno del Parco n°1 'Lo Stambecco in val Troncea e val Germanasca'
Scialli, foulard, copricapi e grembiuli negli abiti della festa e in quelli di uso quotidiano definiscono ogni valle per il modo in cui sono cuciti o abbinati, caratterizzati da segni distintivi a seconda dei momenti della vita.
Molti dei tessuti e nastri venivano da Oltralpe e raccontano di stagioni dure in cui le famiglie erano divise per lavori stagionali.
La ricerca su cui si basa il Quaderno del Parco n°2 della val Troncea ha ancora molto da approfondire e lascia il seme di un progetto di produzione di nastri di seta tradizionali ormai introvabili.
Generazioni di avi nati e vissuti in una frazione isolata di montagna hanno mantenuto un legame con lo scorrere delle stagioni e le forme del territorio in una microstoria fatta di parentele e scandita da riti. Vengono scosse dalla storia quando diventa così ingombrante da intaccare gli equilibri più distanti.
L'autore, figlio di emigranti in Francia e affezionato alle sue origini racconta i risultati delle ricerche intorno al suo albero genealogico per nove generazioni. La storia di una famiglia diventa così una scusa per raccontare la vita quotidiana di un posto particolare che è la frazione di Troncea alle sorgenti del Chisone, dove gli abitanti apparentemente isolati parlavano correntemente e scrivevano fino a quattro lingue. La cicatrice della valanga del Beth, le vicende dei valdesi e la grande storia si intrecciano alla vita di persone con un nome, un cognome e addirittura un volto, seminando un senso delle radici e proponendo un modo di guardare al futuro.
Studio sulle testimonianze materiali che riguardano la vita rurale di un tempo fino alle più alte quote.
Il libro è diviso in due parti: la prima riguarda gli strumenti legislativi che regolano i diversi ambiti della vita contadina, la seconda presenta quali esempi pratici i regolamenti campestri di Pragelato, Usseaux e Fenestrelle.
Boschi, foreste e selve a uno sguardo distratto sembrano ambienti naturali. Questo libro, frutto delle osservazioni del guardiaparco Bruno Usseglio sul territorio e negli archivi, traduce come frutto dell'interazione tra la natura, l'uomo e la sua storia il paesaggio boscato dei versanti della val Chisone.
Il bosco è ombra per gli animali al pascolo, legna da ardere per scaldarsi, cuocere il pane o preparare la calce, materiale da costruzione o da falegnameria. La costruzione delle fortificazioni e il loro mantenimento ha avuto un impatto significativo sulla composizione dei boschi della valle.
Il periodo esplorato da questa ricerca è stato un tempo buio per le foreste. Prima che l'industrializzazione spopolasse le montagne ogni fazzoletto di terra in piano era coltivato per sostenere economie di sussistenza. Indagare sulla gestione di questa risorsa con i giochi di potere legati a un bene necessario e ridotto ai minimi termini mette in luce la capacità di uomini illuminati di cercare un equilibrio tra uomo e natura e di altri di abusarne per profitto.
Una collezione di cartoline d'epoca e una collezione di scritti d'epoca si arricchiscono a vicenda raccontando il territorio di Usseaux, Pragelato e Sestriere. L'unicità dei luoghi rappresentati svela grazie a notizie d'archivio, leggende e testimonianze.
Storie di cervi e uomini di tutti i tempi in cui la natura diventa luogo immaginario e il cervo una creatura mitica capace di trasmettere il senso delle cose del mondo. Il confine tra il mito e lo sguardo di un guardaparco che i cervi li incontra quotidianamente nel suo lavoro lasciano lo spazio per la curiosità di incontrare davvero questo animale e scoprire cosa avrà da dirci personalmente.
Un sentiero segnato tra i suoni e gli strumenti della tradizione occitana.
Dalle nostre valli ai Pirenei, una lunga via tra le musiche di tutte le comunità che vivono nella terra d'Oc.
Le musiche che hanno accompagnato i diversi momenti della vita della nostra gente dal lavoro alla festa.
Un viaggio che parte da lontano, eredità di una cultura antica che ha le sue radici nella notte dei tempi.
Un viaggio che prosegue ai giorni nostri, ben lontano da essere vissuto e pensato come qualcosa di compiuto: non una esposizione archeologica su un passato da rimpiangere, non uno sguardo sull'epoca dell'oro da mitizzare, ma uno strumento di conoscenza e di coscienza della ricchezza culturale che ci aiuta a vivere il nostro presente.
Sergio Berardo
Stefano Martini
Questo opuscolo è un inventario ai sentieri tematici segnalati e mantenuti nel Parco della Val Troncea e una guida per scegliere il più adeguato a curiosare in modo più approfondito su storia o alpeggi, fauna, flora o geologia.
Conoscere le valanghe avvenute in un territorio e i loro effetti nella storia è un modo per prevederne le conseguenze in futuro e proteggere vite e beni. Andrea Rostagno descrive le fonti storiche disponibili per la val Troncea illustrate da una scelta sintetica di foto d'archivio in centro al libro.
L'appendice delle attività di informazione e prevenzione sul pericolo valanghe è a cura dell'ARPA Piemonte ed è uno strumento utile per informarsi in vista di escursioni e visite nel Parco nella stagione in cui il manto nevoso è instabile.
Profilo della biologia degli ungulati alpini autoctoni cominciando dalla storia naturale di ognuno di loro, dandone una descrizione morfologica ed etologica e indicando i principi di conservazione di ogni specie.
Il materiale delle lezioni del corso di 'Biologia e conservazione degli ungulati presenti nell'arco alpino occidentale' del 1987 riordinato e arricchito dalle pagine sullo stambecco diventa uno strumento di divulgazione per non addetti ai lavori con il pregio di mettere a disposizione la competenza di studiosi che hanno dedicato la vita allo studio di questi animali.
Libro di giochi e storie per offrire ai bambini (e non solo) le istruzioni per l'uso del Parco della Val Troncea, dove la natura e la montagna non sono la scenografia ma i protagonisti, come raccontano le antiche leggende e si può scoprire grazie ai giochi proposti dal libro.
Con lo spostamento del confine sulla linea spartiacque cambia il modo di combattere sulla frontiera: le montagne che erano il luogo dove deteriorare e rallentare le forze di invasione diventano una linea immaginata sulla carta e segnata sul territorio reale che non deve essere oltrepassata a nessun costo.
Storie di piedi gelati, maestranze capaci di costruire in condizioni proibitive, spie catturate e cavalli che precipitano nei burroni sono la conseguenza di decreti e manovre raccolti nella prima parte del libro con un criterio cronologico dall'ideazione allo smantellamento. La seconda parte è la ricerca dei segni lasciati sul territorio dalle singole opere approfondite singolarmente.
Questa pubblicazione è il catalogo della mostra omonima, in cui erano esposti gli originali delle carte riprodotte. E' diviso in due parti: i capitoli di descrizione di tecniche, ragioni e chiavi di lettura delle carte permettono di comprendere la descrizione dello spazio come rappresentazione di un'epoca; le schede delle carte esposte mettono in chiaro gli aspetti illustrati nei capitoli, mostrando l'evoluzione dello sguardo dei committenti sullo stesso territorio.
La storia degli uomini che hanno abitato la Val Troncea si è mischiata a quella delle rocce che l'hanno formata con la scommessa di guadagnare da vivere dal rame dei minerali racchiusi nella montagna.
Gente abituata a sforzi enormi si è infilata sotto terra a forza di pala e picco, compiendo opere degne di giganti per estrarre e trasportare a valle il minerale, lavorando a quote proibitive per la sopravvivenza.
Il libro racconta dall'inizio alla fine questa storia, accelerata dalla valanga del Beth, con cui la montagna ha detto la sua.
Notizie storiche dell'alta val Chisone con approfondimento sull'Escarton di Pragelato.
Struttura ricostruita sui ruderi di una vecchia abitazione tipica, situata nel cuore del Parco Naturale Val Troncea. Ospita un'ampia sala da pranzo e nei due piani superiori troviamo le stanze, per un totale di 40 posti letto.
Pernottamento in un alpeggio immerso nella natura