Struttura ricostruita sui ruderi di una vecchia abitazione tipica, situata nel cuore del Parco Naturale Val Troncea.
Ospita un'ampia sala da pranzo e nei due piani superiori troviamo le stanze, per un totale di 40 posti letto.
Dal Rifugio si possono raggiungere l’Alpe Mey, in testa al fondovalle, oppure i Forni di San Martino, punto molto panoramico o il Colle del Beth, il monte Ghinivert, il colle Arcano,il monte Barifreddo, il monte Appenna.
È possibile raggiungere la valle Germanasca o la valle Argentera.
D’estate si sale al rifugio percorrendo una comoda strada sterrata all’interno del parco e non percorribile con mezzi motorizzati. Si parte dalla frazione Pattemouche di Pragelato e si risale la val Troncea. Si passa sotto la borgata Laval e si entra nel parco. Più avanti si lascia la strada sterrata che continua la valle e si prende una deviazione sulla sinistra che conduce ad un poggio dove vi è la frazione Troncea ed il rifugio. in circa un’ora e mezza da Pattemouche, con un dislivello di 300 m. Dopo la borgata di Laval si può deviare a sinistra per fare un percorso alternativo, passando dalla borgata abbandonata di Seytes. Questa variazione risulta essere più impegnativa del percorso di fondovalle.
In inverno è raggiungibile con gli sci da fondo, quelli da scialpinismo oppure percorrendo il Sentiero delle ciaspole, percorso attrezzato e segnalato da utilizzare con le ciaspole.