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Patate di montagna

Ultimo aggiornamento: 08 Marzo 2024

La patata, prezioso tubero proveniente dalle Americhe, ha costituito una fonte di sostentamento fondamentale per intere generazioni di montanari.

Nei territori dei parchi delle Alpi Cozie vengono ancora coltivate antiche varietà locali, che presentano qualità organolettiche di pregio. La coltivazione delle patate ad alta quota garantisce prodotti di assoluta qualità e di buona pezzatura e, quel che è più importante, non richiede alcun trattamento di prevenzione o cura fitosanitaria. L'altezza e l'esposizione dei campi, abbinata alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, impediscono infatti il proliferare di qualsiasi forma di infezione o attacco di patologie dannose; la rotazione biennale dei campi, garantisce infine la ricchezza di sali minerali nel terreno e non richiede l'apporto di concimi organici ne' chimici.

I pregiati tuberi sono inseriti tra i prodotti del Paniere della Provincia di Torino, marchio creato per accogliere tutti i prodotti agroalimentari ed agricoli del territorio provinciale, che appartengono alla tradizione storica locale, sono prodotti con materie prime locali in modo artigianale e costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale.

Patata del bur

È detta anche patata del bec o Ratte e le sue origini vanno ricercate Oltralpe, nel Lyonnais.

Pezzatura piccola, forma allungata e leggermente ricurva (di qui il nome del bec), buccia sottile, color giallo paglierino, polpa morbida a grana finissima. Ha pelle talmente sottile che può essere sbucciata semplicemente fregandola tra le dita. Il sapore è delicato ed è ottima consumata con la buccia. È consigliata la cottura al vapore, al forno, bollita.

È tra le prime varietà a essere raccolte a fine estate e non si conserva a lungo per cui è considerata una "primizia", assimilabile alla "patata novella".

Patata piatlina

Antica varietà autoctona delle vallate Occitane del Piemonte, era la varietà tradizionalmente coltivata prima dell’importazione di nuovi ibridi. È stata recentemente recuperata e rigenerata, si dimostra estremamente versatile.

Pezzatura media e forma tonda leggermente appiattita (da cui il nome), è contraddistinta da occhiature di colore rosa. La pasta è bianca, di consistenza tenace e profumata.  È ottima bollita e indicata  per frittura, purea, minestre e gnocchi.

Patata viola o Vitelotte noire

Si tratta di un tubero molto antico, già descritto in Francia nel 1817 come varietà tradizionale.
Di piccola pezzatura, forma ovale irregolare allungata, ha buccia di colore viola intenso, polpa soda a grana grossa, viola a volte screziata di bianco.

Ricca di pigmenti antociani, antiossidanti utilissimi alla salute per combattere l'invecchiamento e come antinfiammatori, è stata recentemente rivalutata per le sue importanti proprietà nutrizionali.

È molto interessante dal punto di vista culinario, per il suo particolare gusto che ricorda la castagna, e soprattutto per creare contrasti di colore e piatti di effetto.

Produttori del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand

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Produttori del Parco naturale Orsiera Rocciavrè

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Produttori del Parco naturale Val Troncea

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