Pagina iniziale / I parchi naturali / Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand

Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand

Ultimo aggiornamento: 17 Settembre 2024

Natura e cultura in alta Valle di Susa

Il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand tutela una foresta mista di abete bianco e abete rosso unica a livello regionale. Queste abetine fornivano già nel ‘700 il legname per le grandi travature a vena diritta delle più importanti opere di ingegneria militare e civile di casa Savoia quali l’Arsenale di Torino, la Basilica di Superga e la Reggia della Venaria Reale.

Oggi la specificità di questa foresta è legata alla cospicua presenza di queste due specie arboree, rare nelle Alpi occidentali; è probabile che la loro diffusione nel Gran Bosco abbia due cause principali: un microclima particolare, con ristagno di umidità atmosferica, e l’esistenza di un ecotipo resistente alla siccità estiva. Per queste ragioni, unite al vigore vegetativo e alla buona conformazione dei fusti, i popolamenti di abete rosso, pino cembro e larice del Gran Bosco sono stati inseriti nel Libro nazionale dei boschi da seme e destinati a fornire materiale di propagazione per rimboschimenti su tutto il resto delle Alpi.

L’area protetta è attraversata da una fitta rete di percorsi escursionistici. Sedici sentieri segnalati, per una lunghezza di circa 70 km, percorrono il territorio dal fondovalle alla cresta e da est a ovest. Itinerari di rilevanza internazionale come la Via Alpina, il Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, la Grande Traversata delle Alpi e la Via Francigena consentono di scoprire le peculiarità ambientali, storiche e culturali del territorio.

I rifugi Jack Canali (2509 m) gestito dall’Ente Parco e Daniele Arlaud (1771 m) di proprietà delle Aree Protette sono importanti punti di accoglienza per escursioni e soggiorni. 

Tutte le strade sterrate interne al Parco sono chiuse al transito motorizzato e sono liberamente percorribili a piedi, in bicicletta, con gli sci o con le ciaspole. La panoramica strada militare dell’Assietta chiusa ai veicoli a motore il mercoledì e il sabato. 

Carta d’identità

  • Superficie a terra (ha): 3.774,74
  • Regione: Piemonte
  • Provincia: Torino
  • Comuni del Parco: Chiomonte, Exilles, Oulx, Pragelato, Salbertrand, Sauze d'Oulx, Usseaux
  • Istituzione: Legge Regionale n. 51 del 20/05/1980
  • Elenco Ufficiale Aree Protette: EUAP0208
  • Ente Gestore: Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie
  • Codice Fiscale: 94506780017

La sede del Parco è a Salbertrand in Via Fransuà Fontan, n.1 - Tel. 0122/854720, info.alpicozie@ruparpiemonte.it

Il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand è stato istituito nel 1980 dalla Regione Piemonte. Tutela 3775 ettari che si sviluppano sulla destra orografica della Valle di Susa, dai 1000 metri ai 2600 dello spartiacque con la Val Chisone. Dal 2012 fa parte del sistema di aree protette delle Alpi Cozie insieme ai Parchi Laghi di Avigliana, Orsiera Rocciavré, Val Troncea e alle Riserve di Chianocco e di Foresto. Il principale motivo di istituzione risiede nel particolare valore naturalistico del Gran Bosco vero e proprio: 700 ettari di foresta mista di abete bianco e abete rosso unica nel panorama della vegetazione piemontese. Il suo territorio è inserito nella Rete Natura 2000 in base alle Direttive Habitat e Uccelli

Il centro visita del Parco è ospitato nella sede di Salbertrand e costituisce un punto di accoglienza e di avvicinamento all’area protetta. Partono da qui alcuni percorsi tematici (il sentiero forestale didattico Oreste Rey e Fulvio Norse, il percorso dell’Ecomuseo Colombano Romean e il Giardino delle farfalle) che consentono di scoprire il territorio nei suoi aspetti, sia naturalistici che storici. 

La Legge Regionale n.16 del 22.04.1991 disciplina le "Norme per l'utilizzo e la fruizione del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand" ed è applicata in coordinamento con la successiva Legge regionale n.19 del 2009 e s.m.i. "Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità"

Scarica il pieghevole Depliant del Parco (4,8 Mb)

La fauna

expand

La flora

expand

La cultura

expand

Potrebbe interessarti anche...