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Avvelenamenti accidentali da piante tossiche in animali domestici: un progetto per diagnosticarli e gestirli

21 Ottobre 2024
Mucche al pascolo

Mucche al pascolo - Luca Giunti

Le piante tossiche rappresentano la seconda causa di avvelenamento dei ruminanti dopo i pesticidi. L'intossicazione può avvenire al pascolo ma anche in stalla per contaminazione di fieno o insilato ed è un evento frequente ma sottovalutato poichè difficile da riconoscere.

Un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da esperti, veterinari e botanici di ASL TO3, Ipla, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e Parchi Alpi Cozie, lavora insieme dal 2022, grazie ad un finanziamento della Fondazione CRT, al monitoraggio delle piante tossiche in pascoli o prati a sfalcio per il riconoscimento e la gestione di casi di avvelenamento da piante in animali d'allevamento.

L'area di studio su cui sono state concentrate le ricerche include comprensori di pascolo appartenenti al territorio di competenza dell'ASLTO3 (distretti di Pomaretto, Pinerolo, Avigliana, Susa), tra cui figurano anche molteplici zone all'interno di aree protette e Siti Natura 2000 gestiti dall'Ente di gestione dei Parchi Alpi Cozie, in cui sono allevati circa 100.000 bovini e 32.000 pecore e capre.

Il progetto ha previsto rilievi sul campo, individuazione di piante potenzialmente tossiche per gli animali e selezione di specie target per le quali sono state redatte schede descrittive per il riconoscimento macroscopico con l'indicazione della diffusione sul territorio, rese disponibili a allevatori, tecnici e veterinari... Per gli stessi operatori è stato realizzato e distribuito un pieghevole con indicazioni per l'identificazione dei sintomi di intossicazione degli animali, procedure da seguire, contatti e riferimenti.
I dati raccolti durante i monitoraggi sono stati elaborati e inseriti nelle Banche Dati Naturalistiche Regionali, il progetto prevede anche la creazione di uno strumento webgis per la consultazione e implementazione di ulteriori dati.

Nei nostri ambienti sono numerose le piante potenzialmente tossiche. Esse si trovano comunemente nella maggior parte dei prati stabili e dei pascoli. Possono essere autoctone o di origine alloctona ed invadere il territorio dopo un mutamento di gestione del pascolo, un eccessivo sfruttamento, a causa di problematiche del terreno o dei cambiamenti climatici come avvenuto nell'anno 2022, in situazione di eccezionale siccità, con il Sorgum halepense nelle zone di pianura e fondovalle o con il Colchicum autumnalis nei pascoli più in quota. Tra le altre piante tossiche individuate, il Veratrum album, talvolta confuso con la Gentiana lutea, da cui si distingue per le foglie alterne con venature parallele e infiorescenze bianche, ranunculacee del genere Aconitum e Delphinium e, soprattutto nell'area di Avigliana, specie esotiche invasive come la Phytolacca americana e Solidago gigantea.

I principi tossici (glucosidi e alcaloidi, olii essenziali, resine, acidi organici, tannini...) possono essere distribuiti in tutta la pianta, o accumularsi nelle foglie, nei fiori, nei frutti o nei semi ed essere pericolosi per ingestione diretta in quanto persistenti anche dopo l'essiccazione e la fase della conservazione.
Solitamente gli animali riconoscono ed evitano le piante velenose. Si intossicano perché sono costretti a pascolare per tempi prolungati nella stessa area o in aree dove naturalmente non pascolerebbero, o per ingestione di foraggi contaminati che quindi prescindono dal carattere selettivo dell’animale. In seguito a segnalazioni di sospetti avvelenamenti e pascoli contaminati da erbe tossiche gli esperti hanno effettuato sopralluoghi e fornito consigli di gestione agli allevatori.

La migliore arma contro gli avvelenamenti del bestiame è data dalla precisa conoscenza delle piante e dall'individuazione tempestiva. A tale scopo il progetto prevede lo sviluppo di una nuova metodologia di test diagnostico basato su tecniche LAMP (Loop Mediated Isothermal Amplification) per l’identificazione rapida e a basso costo di una serie di piante tossiche, nei pascoli, nel foraggio e nel contenuto del rumine.