A causa delle copiose piogge di primavera nelle aree naturali (aree umide, prati, aree a bosco) quest'anno si sono sviluppate diverse specie di zanzara che stanno causando infestazioni diffuse.
La rivista “Contributions to Entomology” ha recentemente pubblicato un articolo scientifico basato su uno studio realizzato dal personale delle Aree Protette delle Alpi Cozie. La pubblicazione edita dal Senckenberg Deutsches Entomologisches Institut ha accettato il lavoro sottoposto da Davide Giuliano, guardiaparco, e Barbara Rizzioli, funzionaria dell’Area Biodiversità, con il titolo “Mini-round box as standardized sampling method for orthopterans in alpine and subalpine grasslands: a field study to highlight strengths and weaknesses”.
Si sta avviando verso la conclusione il progetto zanzare realizzato dalle Aree Protette delle Alpi Cozie e dai comuni di Avigliana, Sant’Antonino di Susa, Trana e Villardora per sensibilizzare la popolazione sulle problematiche legate alla presenza dei culicidi nella zona del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana e dintorni.
In data 29 aprile 2025, con ordinanza n.6 del Sindaco del Comune di Chianocco viene riaperto l'accesso all'Orrido di Chianocco e alla Via Ferrata.
Proseguono le attività degli Sportelli Forestali dei Parchi Alpi Cozie con la nuova sede a Pragelato.
Con gli eventi del Primo Maggio ad Avigliana si conclude l’edizione di Chantar l’Uvern 2025. Una XVI edizione che ha toccato ben 33 comuni, proponendo in 4 mesi quasi 100 eventi che hanno registrato una grande partecipazione di pubblico. Il finale con Tsant’an tsamin e FINAS RAITS, canti in lingua madre dal mondo.
Dallo scorso 1 aprile i Parchi delle Alpi Cozie possono contare su una nuova Unità Cinofila Antiveleno (UCA) operativa. Il binomio composto dal guardiaparco Lorenzo Brino e dal suo pastore australiano Maya ha superato l’ultimo esame, il test di sicurezza che certifica la capacità del cane di intervenire in autonomia nelle attività di ricerca veleni.
Alla fine di marzo 2025 è stato pubblicato sul Journal of Animal Ecology un interessante articolo scientifico sulle abitudini migratorie stagionali dello stambecco in relazione con i cambiamenti climatici. Si tratta del risultato di uno studio a livello alpino che incrocia una grande mole di dati relativi agli spostamenti di 406 ungulati dotati di radiocollare con le condizioni climatiche dei loro habitat per analizzare come le variazioni stagionali di copertura nevosa, i picchi di crescita e senescenza vegetazionale e le temperature medie influiscono sulle strategie e tempistiche con cui gli stambecchi si spostano dai siti di svernamento ai versanti in cui trascorrono la stagione estiva, e viceversa.
Un articolo scientifico curato da Luca Anselmo, biologo e ricercatore dell'Università di Torino, collaboratore dei Parchi Alpi Cozie, pubblicato nel mese di marzo sulla rivista Journal of Orthoptera Research riguarda i risultati dello studio sulla rara cavalletta di greto in Alta Valle di Susa.
La famiglia Giletta alleva bovini in Val Troncea da generazioni. A seguito di un’alluvione, l’acquedotto che forniva acqua all’azienda è andato distrutto.
La ricostruzione avviene grazie al dialogo tra i Parchi delle Alpi Cozie e la famiglia, sperimentando soluzioni tecniche che hanno migliorato la qualità e la quantità d’acqua a disposizione dell’allevamento e ridotto al minimo gli impatti sul paesaggio e sulla biodiversità, conciliando le esigenze aziendali con quelle di tutela dell’ambiente.