Nel corso dell’estate, i guardiaparco sono intervenuti in diverse occasioni per richiamare persone in mountain bike che percorrevano, all’interno dei Parchi Alpi Cozie, itinerari e sentieri vietati all’accesso delle biciclette. Qualcuno si è giustificato segnalando che aveva seguito le indicazioni scaricate da alcuni siti internet o da alcune app, ma purtroppo il regolamento di un’area protetta non ammette l’ignoranza della norma. Ne approfittiamo, quindi, per ribadire le limitazioni previste nelle Aree Protette delle Alpi Cozie e spiegarne le motivazioni.
La fine dell’estate avanza e, con essa, si avvicina la stagione di raccolta funghi che attira ogni anno numerosi appassionati.
Nelle Aree Protette delle Alpi Cozie e nei siti della rete Natura 2000 gestiti dall’Ente Parco la raccolta funghi è regolamentata dalla Legge nazionale 352/1993 e dalla Legge regionale 24/2007, cioè è consentita a tutti i portatori di titolo, salvo le seguenti specifiche limitazioni:
Trascorrere una giornata all’aria aperta con il proprio cane è certamente una bellissima esperienza. All’interno di un’area protetta, però, l’introduzione di un animale da affezione è un problema per gli equilibri naturali che un Ente Parco è tenuto a difendere. In tutti i parchi italiani nazionali e regionali, esistono quindi limitazioni volte a trovare un compromesso tra le esigenze di conservazione ambientale e quelle dei padroni di cane che desiderano portare con sé i loro amici a quattro zampe. Vediamo perché.
Sono ancora numerose le persone che amano tornare a casa dopo una passeggiata all’aria aperta con un mazzolino di fiori. C’è pure la canzone! Ma… Ci sono delle regole da rispettare.
Dopo 5 anni intensi tra lavoro sul campo e coordinamento di attività e azioni, la conferenza finale del LIFE WolfAlps EU, organizzata a Trento dal 17 al 19 maggio, ha segnato il traguardo di un progetto che dal 2019 ha saputo diffondere un patrimonio di conoscenze scientifiche e strumenti divulgativi sul tema della coesistenza tra attività umane e lupi nelle Alpi.
Un avvistamento straordinario di esemplari di Ibis eremita (Geronticus eremita) nei prati tra Avigliana e Borgone. Questi uccelli migratori sono minacciati di estinzione e un progetto internazionale di reintroduzione insegna ai giovani esemplari le indispensabili rotte di migrazione con l’aiuto di genitori adottivi umani volanti su deltaplani a motore.
All’interno delle aree protette certe attività umane devono adeguarsi ai principi di tutela ambientale. Tra queste l’uso dei droni che è previsto solo per scopi professionali, di monitoraggio e ricerca scientifica. L’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto per questi scopi nei parchi naturali, nelle riserve naturali e nei siti Natura 2000 gestiti dalle Aree Protette delle Alpi Cozie è sottoposto ad apposita richiesta e a valutazione di incidenza.
Nei Parchi delle Alpi Cozie non si può catturare, uccidere o danneggiare alcun animale, nemmeno i più piccoli o sconosciuti. In questo articolo vogliamo soffermarci sui cosiddetti animali a sangue freddo, e in particolare sugli anfibi che nella stagione primaverile sono più visibili durante la migrazione verso le zone umide dove si riproducono depositando le uova in acqua.
Il quarto video della Val Sangone presenta il "giardino botanico nascosto" del Rifugio Balma, tramite una guida del Parco Orsiera Rocciavrè.