Istituita area di tutela temporanea per la sosta del piviere tortolino 20 Agosto 2025
Prosegue nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand la tutela e il monitoraggio del Piviere tortolino durante la migrazione autunnale
Prosegue nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand la tutela e il monitoraggio del Piviere tortolino durante la migrazione autunnale
Le aree montane sono tra gli hotspot di biodiversità più preziosi e fragili a livello globale, ospitando specie uniche adattate a condizioni climatiche rigide e ambienti estremi. Tuttavia, uno studio recente condotto lungo un gradiente altitudinale nelle Alpi Occidentali mette in luce come le aree protette, pur fondamentali per la tutela della fauna montana, stiano subendo pressioni crescenti legate ai cambiamenti climatici e ai mutamenti dell’uso del suolo, che hanno ripercussioni sulla biodiversità montana.
La rivista “Contributions to Entomology” ha recentemente pubblicato un articolo scientifico basato su uno studio realizzato dal personale delle Aree Protette delle Alpi Cozie. La pubblicazione edita dal Senckenberg Deutsches Entomologisches Institut ha accettato il lavoro sottoposto da Davide Giuliano, guardiaparco, e Barbara Rizzioli, funzionaria dell’Area Biodiversità, con il titolo “Mini-round box as standardized sampling method for orthopterans in alpine and subalpine grasslands: a field study to highlight strengths and weaknesses”.
Alla fine di marzo 2025 è stato pubblicato sul Journal of Animal Ecology un interessante articolo scientifico sulle abitudini migratorie stagionali dello stambecco in relazione con i cambiamenti climatici. Si tratta del risultato di uno studio a livello alpino che incrocia una grande mole di dati relativi agli spostamenti di 406 ungulati dotati di radiocollare con le condizioni climatiche dei loro habitat per analizzare come le variazioni stagionali di copertura nevosa, i picchi di crescita e senescenza vegetazionale e le temperature medie influiscono sulle strategie e tempistiche con cui gli stambecchi si spostano dai siti di svernamento ai versanti in cui trascorrono la stagione estiva, e viceversa.
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È stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Current Zoology un articolo di Toni Mingozzi, Pierpaolo Storino, Giampalmo Venuto, Alessandro Massolo, Giacomo Tavecchia dedicato agli effetti del riscaldamento climatico sulla stagione riproduttiva della passera lagia (Petronia petronia) al suo limite altitudinale
Incontro tematico a cura di Camille Mermillon
Incontro tematico a cura del ricercatore Marco Granata - dottorando del Dipartimento Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università degli Studi di Torino
Incontro tematico dedicato all'avifauna a cura del prof. Davide Baldan
Università del Nevada, Reno, USA
Il progetto mira a contrastare la diffusione e le ulteriori introduzioni del pesce gatto europeo Silurus glanis nell'Europa meridionale, dove è una specie aliena invasiva, contribuendo all'applicazione del Regolamento UE IAS n. 1143/2014 nei laghi dell'Europa meridionale.
BiodivTourAlps si propone di affrontare la sfida della conservazione della biodiversità riducendo gli effetti delle attività turistiche sull'ambiente e sulle risorse naturali nelle aree naturali protette, migliorando la conoscenza e la gestione delle interazioni uomo-natura.
ACLIMO si propone di fornire un sostegno concreto al territorio verso una transizione sostenibile delle attività umane, in particolare di quelle pastorali, per la conservazione del patrimonio naturale, attraverso una sempre maggiore conoscenza degli effetti del cambiamento climatico sugli habitat e sulle specie più vulnerabili alla scarsa disponibilità di acqua.
Il progetto monitora una serie di gruppi animali, con l’obiettivo di identificare e documentare i cambiamenti che possono avvenire nel corso del tempo, come conseguenza dei cambiamenti globali; inoltre, mira ad approfondire le conoscenze su taxa poco studiati, quali i ragni, e ad analizzare la distribuzione della biodiversità lungo gradienti ambientali e altitudinali, anche al fine di individuare specie e habitat più vulnerabili ai cambiamenti ambientali e climatici e attuare di conseguenza opportuni modelli gestionali.
Progetto di scienza partecipata (citizen science) denominato "Aree protette delle Alpi Cozie" all’interno della piattaforma dell'Università di Stanford e dall'Accademia delle Scienze della California "iNaturalist".
Il Centro di Referenza Avvoltoi e Rapaci alpini è la struttura di riferimento per la Regione Piemonte per le problematiche connesse alla conservazione delle specie di avvoltoi e rapaci alpini diurni e notturni tutelate e dei loro habitat.
Il centro è la struttura di riferimento per problematiche connesse alla conservazione delle specie della tipica fauna alpina, con particolare attenzione ai galliformi.
È la struttura di riferimento per problematiche connesse alla conservazione degli ungulati alpini.
Il monitoraggio di un grande veleggiatore come il gipeto ha bisogno di una rete informativa di dimensione alpina che richiede la collaborazione di tutti i frequentatori della montagna. I giovani gipeti rilasciati sono provvisti di marcature alari (decolorazioni bianche delle penne delle ali) e anelli colorati alle zampe; per questo motivo sono molto utili per l'esatta identificazione dei singoli individui fotografie e video.
Gli anfibi sono vertebrati a sangue freddo la cui temperatura corporea dipende dall'ambiente esterno. Con l'arrivo del freddo vanno in letargo: rallentano il metabolismo e si "addormentano" in attesa della primavera.
Indagine sull'espansione geografica di zecche Ixodidae e ricerca biomolecolare di agenti di zoonosi trasmessi da zecche nel Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand e nel Parco Orsiera Rocciavrè
Contenimento delle zanzare nel territorio del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana e dei Comuni di Avigliana, Villar Dora, Trana e Sant’Antonino di Susa
Il progetto di lotta biologica alle zanzare viene attuato con lo scopo di contenere il numero degli individui di Culicidi (zanzare) sul territorio. Si avvale di una specifica legge della Regione Piemonte, la L.R. 75/95 la quale ha stabilito che il 50% dei finanziamenti siano a carico dei Comuni e l’altro 50% della Regione.
Il progetto prevede il monitoraggio primaverile dei nidi occupati dalle coppie di aironi nelle colonie (garzaie) e il conteggio autunnale dei nidi non più occupati ma utilizzati nella precedente stagione riproduttiva.
Censimento acquatici svernanti nei bacini dei Laghi di Avigliana e della Val Chisone
Progetto di monitoraggio dell’avifauna tramite la tecnica della cattura ed inanellamento a scopo scientifico
Il progetto mira a migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sull'arco alpino costruendo e individuando soluzioni condivise con allevatori, cacciatori, cittadini, amministratori per garantire la conservazione a lungo termine del lupo sulle Alpi.
Il lupo nelle Alpi: azioni coordinate per la conservazione del lupo nelle aree chiave e sull’intero arco alpino
Il PITEM Biodiv’ALP è un piano integrato tematico a favore della Biodiversità sulle Alpi dedicato alla protezione e conservazione, alla gestione e alla valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi alpini.
PITEM Biodiv’Alp - Progetto 2 n.3896 - COBIODIV Conoscere la Biodiversità e gli Ecosistemi per proteggerli meglio insieme
PITEM Biodiv’Alp - Progetto 5 n. 3971 - PROBIODIV Gestire gli ambiti di biodiversità armonizzando i metodi di gestione degli spazi protetti alpini
BIODIV'CONNECT è un progetto che mira a prefigurare una strategia comune di preservazione e di ripristino di connessioni ecologiche transalpine, per proteggere e valorizzare la biodiversità e gli ecosistemi.
Monitoraggio e gestione dello Stambecco alpino dal lago di Ginevra (Léman) al Mediterraneo.
Conservazione e recupero delle praterie xerotermiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale
Protezione e tutela di un importante ecosistema alpino individuato come sito di sosta durante la migrazione post riproduttiva dal Piviere tortolino e da altre specie di uccelli