Pagina iniziale / Parcopedia / Pino cembro
didascalia

Pino cembro

Il pino montano dei pinoli

Stato di conservazione IUCN:

NE - Non valutato

NE - Non valutato

info

Classificazione:

Nome comune: Pino cembro o cirmolo
Regno: Plantae
Classe: Pinopsida
Ordine: Pinales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Pinus
Specie: Pinus cembra

Il pino cembro è l'unico pino autoctono con aghi raccolti in ciuffi di 5 e produce coni cilindrici, blu scuro che volge al bruno chiaro a maturità, contenenti semi avvolti da un tegumento rigido (pinoli) che si liberano al terzo anno quando la pigna inizia a marcire. I pinoli sono commestibili, e un tempo se ne estraeva un olio per uso alimentare, molto aromatico, o per l'illuminazione.

Il nome, di origine incerta, secondo alcuni potrebbe derivare dall’alto tedesco antico zimbar, legno, secondo altri dal nome dei Cimbri, popoli germanici la cui vita e cultura era legata alla foresta.

È una pianta che preferisce suoli maturi, profondi, ricchi di humus ma poveri di nutrimento, dove sviluppa estese radici superficiali; si adatta però anche alle rocce.

Il cembro si trova a quote fra i 1500 e i 2400 metri (quota massima 2700 metri). Resiste a temperature molto basse e forti escursioni termiche. Si sviluppa meglio dove le giovani piante possono disporre di copertura. Lo troviamo spesso in associazione con il larice, dove il cembro riesce a nascere e svilupparsi sotto le rade chiome. Spesso lo vediamo crescere tra le radici e nelle ceppaie del larice perchè questo è il luogo dove la nocciolaia nasconde i suoi semi!

La nocciolaia (Nucifraga caryocatactes) è un tipico uccello delle cembrete nella fascia subalpina. Appartiene alla famiglia dei Corvidi (Corvidae) e si nutre principalmente di pinoli del pino cembro con cui crea una stretta simbiosi contribuendone fortemente alla disseminazione.

In autunno, l'intelligente corvide, caratterizzato da acuta memoria e forte senso dell'orientamento immagazzina fino a 100.000 pinoli col loro guscio in luoghi protetti, che ritroverà durante l'inverno (pare oltre l'80%) , anche in caso di abbondanti nevicate. Le sue dispense sono nel terreno, tra radici di alberi, in cuscinetti di licheni, ma anche in fessure tra le rocce. La nocciolaia utilizza la maggior parte dei nascondigli ma può abbandonare alcuni semi che germineranno e daranno vita ai nuovi alberi in questi luoghi caratteristici.