Nome comune: Narciso selvatico
Regno: Plantae
Ordine: Liliales
Famiglia: Amarillydaceae
Genere: Narcissus
Nome specie: Narcissus poeticus
Aree montane dall’estremo oriente asiatico alle Alpi
Dove mi trovi?
Parco naturale Gran Bosco di Salbertrand
Parco naturale Orsiera Rocciavrè
Parco naturale Val Troncea
ZSC Bardonecchia Val Fredda
ZSC Champlas Colle del Sestriere
ZSC Cima Fournier e Lago Nero
ZSC Col Basset
ZSC Les Arnauds Punta Quattro Sorelle
ZSC Valle della Ripa
ZSC Valle Thuras
Classificazione:
Nome comune: Narciso selvatico
Regno: Plantae
Ordine: Liliales
Famiglia: Amarillydaceae
Genere: Narcissus
Nome specie: Narcissus poeticus
Habitat:
Aree montane dall’estremo oriente asiatico alle Alpi
Il narciso selvatico punteggia i pascoli alpini con i suoi ciuffi di fiori molto profumati e caratterizzati da corolla bianca e paracorolla gialla. Si può osservare nella stagione della fioritura primaverile, generalmente tra aprile e giugno in base alle quote.
La pianta del narciso è perenne, dotata di un bulbo sotterraneo da cui ogni anno spunta un unico fiore. Appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae, piante molto vicine alle Liliaceae, la stessa che ricomprende anche il bucaneve (Galanthus nivalis) ed il campanellino (Leucojum vernum).
Il narciso, seppur utilizzato un tempo per cure officinali, risulta essere molto tossico: contiene un alcaloide velenoso (la narcisina), che se ingerito accidentalmente provoca disturbi neuronali e infiammazioni gastriche. Il termine narcissus deriva dal greco nàrke che significa stordimento/torpore e sarebbe legato al suo intenso profumo, quasi avesse proprietà narcotiche. Questo fiore è legato a Narciso, personaggio della mitologia greca il quale si innamorò della propria immagine, fino a morirne. Nel luogo della sua morte, infatti, il mito narra che al posto del corpo fu trovato questo splendido fiore.
La Regione Piemonte pone il narciso selvatico nell’elenco di specie a protezione assoluta soltanto nella Provincia di Alessandria, dove ne è vietato qualsiasi tipo di raccolta, come all'interno di Parchi e Riserve Naturali. In tutti gli altri territori ne è permessa la raccolta fino a 5 piante per persona al giorno, senza danneggiarne le radici.
Tra le principali minacce che subisce, i cambiamenti climatici conducono progressivamente a un innalzamento di quota dei suoi habitat. Inoltre l’abbandono e il cambiamento delle attività tradizionali della montagna possono concorrere a una degradazione dei suoi ambienti d’elezione. In particolare, il narciso selvatico apprezza i terreni coltivati in maniera estensiva, per esempio i prati alpini dove il fieno viene sfalciato e raccolto. Contemporaneamente soffre gli elevati carichi di pascolamento da parte degli ovini, soprattutto, così come il calpestio dei terreni e l’eccessiva concimazione.