Nome comune: Apollo
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Lepidoptera
Famiglia: Papilionidae
Genere: Parnassius
Nome scientifico: Parnassius apollo
Territori montani tra i 1400 e i 2500 metri di quota
Dove mi trovi?
Parco naturale Gran Bosco di Salbertrand
Parco naturale Orsiera Rocciavrè
Parco naturale Val Troncea
ZSC Bardonecchia Val Fredda
ZSC Champlas Colle del Sestriere
ZSC Cima Fournier e Lago Nero
ZSC Col Basset
ZSC Gran Bosco di Salbertrand
ZSC Les Arnauds Punta Quattro Sorelle
ZSC Oasi xerotermiche Val di Susa
ZSC Pendici del Monte Chaberton
ZSC Rocciamelone
ZSC Valle della Ripa
ZSC Valle Thuras
ZSC – ZPS Orsiera Rocciavrè
ZSC – ZPS Val Troncea
Classificazione:
Nome comune: Apollo
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Lepidoptera
Famiglia: Papilionidae
Genere: Parnassius
Nome scientifico: Parnassius apollo
Habitat:
Territori montani tra i 1400 e i 2500 metri di quota
La farfalla Apollo è un lepidottero diurno di grandi dimensioni con apertura alare che può superare i 5 cm. La livrea delle ali è prevalentemente bianca punteggiata di macchie nere nella zona anteriore, mentre presenta due o più macchie rosse orlate di nero con pupilla bianca nella parte posteriore. Soprattutto alla fine del periodo di volo, le estremità delle ali anteriori possono diventare quasi trasparenti a causa dell’usura. Si tratta di un relitto glaciale, cioè di una specie che ha esteso la sua distribuzione alle latitudini meridionali durante le ere glaciali e rimasta isolata nelle aree montane nei successivi periodi caratterizzati da un clima più caldo. Per questo motivo la sua popolazione a livello globale è oggi suddivisa in numerosissime sottospecie a causa dell’isolamento e della frammentazione dei suoi habitat. Apollo è una delle 3 specie appartenenti al genere Parnassius presenti in Italia (insieme a Parnassius phoebus e Parnassius mnemosyne) e si trova sulle Alpi solo al di sopra dei 1000 metri di quota, fino a oltre 2500 metri sul livello del mare. Nel resto d’Italia può essere osservata anche sulle cime degli Appennini settentrionali e centrali, in Aspromonte, nella Sila e nelle Madonie in Sicilia.
Apollo è una specie univoltina, ovvero che compie il suo ciclo vitale in un’unica generazione nell’arco dell’anno, con periodo di volo delle forme adulte solitamente compreso tra metà giugno e inizio agosto. L’accoppiamento di queste farfalle presenta una particolarità: subito dopo la copula, grazie ad una particolare ghiandola, il maschio secerne una sostanza colloidale che indurisce rapidamente, coprendo i genitali della femmina con una struttura cornea chiamata sphragis. Questa strategia ha lo scopo di impedire l’accoppiamento con altri maschi, assicurando lo sviluppo della propria prole.
Una volta fecondate, le femmine depongono le uova in zone rocciose su versanti caldi e secchi, scegliendo in particolare le piante succulente dei generi Sedum e Sempervivum, le quali rappresenteranno il cibo esclusivo dei bruchi (le cosiddette “piante nutrici”). In primavera avviene la schiusa ed i bruchi si accrescono progressivamente fino a raggiungere la lunghezza di un paio di centimetri, assumendo la tipica colorazione nera con macchie gialle. La fase di imbozzolamento (o pupa) avviene al suolo in tarda primavera, sempre nei pressi delle piante nutrici su cui si sono sviluppati i bruchi.
A partire da fine maggio-inizio giugno avviene lo sfarfallamento, con le forme adulte (farfalle vere e proprie) che iniziano a svolazzare di fiore in fiore, preferibilmente i cardi, nutrendosi di nettare e favorendo l’impollinazione. L’habitat preferito da questa specie per l’alimentazione sono i pascoli aperti e la prateria alpina dove le fioriture sono più abbondanti. La farfalla apollo produce un caratteristico fruscio con le ali in fase di volo quando alterna lunghe planate a rapidi battiti d’ala.
Nella lista rossa IUCN Parnassius apollo è classificata come Least Concern, cioè rischio minimo, anche se il suo trend di popolazione è indicato in calo a causa dell’innalzamento delle temperature che ne erode progressivamente gli habitat soprattutto nelle aree continentali, dove la specie non può migrare verso quote più elevate. Nel territorio alpino e all’interno delle Aree Protette delle Alpi Cozie si può avvistare ancora con una certa facilità perché la specie gode ancora di uno stato di salute generalmente buono, anche se in certe zone il progressivo abbandono delle attività tradizionali della montagna provoca una riduzione dei suoi ambienti d’elezione, come pascoli e praterie prive di vegetazione arborea.
A livello di tutela, Apollo gode di una consolidata tradizione di protezione in Europa, probabilmente per l’apprezzamento di cui ha sempre goduto tra i collezionisti che già in passato ne avevano messo in pericolo la sopravvivenza. Risulta infatti che in Germania ne sia stata vietata la cattura già nel 1936. In anni più recenti, nel 1977, Parnassius apollo è stato il primo lepidottero posto sotto tutela dalla CITES, la convenzione sul commercio internazionale di fauna e flora appartenenti a specie a rischio di estinzione. In seguito è stato incluso tra le specie protette dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva “Habitat” dell’Unione Europea.
Approfondimenti:
Nelle Aree Protette delle Alpi Cozie alcune popolazioni di Apollo sono monitorate annualmente per tenere sotto controllo la specie, come richiesto a tutti gli stati membri dell’UE dalla Direttiva “Habitat”.
Monitoraggio della Biodiversità Animale in Ambiente Alpino
https://www.parchialpicozie.it/it/progetti/2007/01/01/monitoraggio-della-biodiversita-animale-in-ambient/
Il progetto monitora una serie di gruppi animali, con l’obiettivo di identificare e documentare i cambiamenti che possono avvenire nel corso del tempo, come conseguenza dei cambiamenti climatici globali. Tra le specie studiate ci sono anche i lepidotteri, tra cui Parnassius apollo è una delle specie indicatrici più importanti.
Presso la sede del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand è presente il giardino delle farfalle, un ambiente espressamente realizzato per ospitare un numero più possibile ampio di lepidotteri che si possono ammirare in estate durante gli orari di apertura.
Microcosmo
https://www.parchialpicozie.it/it/attivita/microcosmo/
Si tratta di un’attività didattica rivolta a scuole e gruppi organizzati dedicata al favoloso mondo degli insetti, tra cui le eteree e meravigliose farfalle.