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Marmotta

Il grande roditore d'alta montagna

Stato di conservazione IUCN:

LC - Bassa preoccupazione

LC - Bassa preoccupazione

info

Classificazione:

Nome specie: Marmota marmota
Regno: Animali
Classe: Mammiferi
Ordine: Roditori
Famiglia: Sciuridi
Nome comune: marmotta

Habitat:

Vive nel territorio alpino in alta montagna, generalmente nelle praterie aperte tra i 2000 e i 3000 metri di quota. 

La Marmotta è un roditore di facile osservazione nei pascoli al di sopra della vegetazione arborea. Il suo habitat tipico è rappresentato dalle praterie alpine e dagli ambienti di transizione come le formazioni basso-arbustive e le zone rocciose. Di abitudini diurne, dedica la giornata alla ricerca di cibo (varie specie erbacee e, talvolta, qualche insetto o verme), a farsi pulizia, a prendere il sole e a giocare con i conspecifici. Trascore la notte e le ore più calde del giorno all'interno della tana scavata nel suolo. I suoi denti incisivi sono privi di radice pertanto crescono continuamente e vengono consumati durante la masticazione del cibo. La marmotta vive in famiglie costituite generalmente dalla coppia dominante e dalla propria prole di sesso femminile, mentre i maschi vengono allontanati precocemente, intorno all'anno di vita. 

La tana

Le tane possono essere molto complesse e vengono distinte in estive e invernali. Le prime presentano numerose entrate, generalmente poste su un prato al riparo di una roccia o di un cespuglio, da esse diparte un intricato sistema di cunicoli alla profondità di 30 - 90 centimetri, alcuni con funzione di latrina, altri a fondo cieco, altri lunghi parecchi metri che conducono al nido: un vano tappezzato di erba secca dove gli animali si riposano e hanno luogo i parti e l'allattamento dei piccoli. Le tane invernali hanno una sola entrata, con un corridoio di 6 - 10 metri prevalentemente rettilineo al cui termine dopo un tratto in salita, si trova la camera in cui gli animali, in gruppi anche numerosi, vanno in letargo.

Il letargo

Il letargo (da ottobre ad aprile) è regolato da fattori esterni (temperatura, luminosità) ed interni (ormoni), i cui meccanismi d'azione sono ancora in parte sconosciuti. Durante il sonno la marmotta rallenta tutte le funzioni vitali: la temperatura corporea scende a 5 gradi, il battito cardiaco rallenta a 5 pulsazioni al minuto e le inspirazioni scendono a una ogni 5 minuti. Questo rallentamento del metabolismo consente un enorme risparmio energetico, anche se la mortalità, specialmente nei piccoli, rimane molto alta. Il risveglio coincide con il periodo degli accoppiamenti. Al termine della gestazione di 30 - 35 giorni, la femmina dà alla luce 2 - 7 piccoli, che usciranno dalla tana dopo 40 giorni.

Il richiamo

Nelle situazioni di pericolo la marmotta emette uno specifico richiamo per avvisare i consimili dell'avvicinarsi di un potenziale predatore. Il suono assomiglia a un fischio, ma in realtà viene prodotto a livello della laringe.  

Stato di conservazione

Tra i fattori di mortalità della specie va ricordata la predazione, dovuta principalmente all'aquila reale e ai carnivori terrestri come la volpe. Frequente anche la morte per ipotermia durante il letargo invernale, soprattutto dei cuccioli. In generale, nei territori dei Parchi delle Alpi Cozie, la marmotta gode di uno stato di conservazione buono, anche grazie al suo status di specie protetta ai sensi della Legge Regionale 32/1982.