Area di studio nella piana alluvionale tra Salbertrand e Oulx - Luca Anselmo
Il cortippo di greto Chorthippus pullus (Philippi, 1830) è una piccola e rara cavalletta che in Italia sopravvive lungo pochissimi corsi d'acqua sulle Alpi mostrando una distribuzione sempre più rarefatta e frammentata a causa della perdita di habitat, dovuta principalmente alla regolazione artificiale dei flussi.
Sulle Alpi le pianure alluvionali naturali e seminaturali sono attualmente considerate tra i territori più a rischio su scala globale, le principali minacce sono le modifiche al sistema idrogeologico dovute ai cambiamenti climatici e alla costruzione di dighe e barriere per la produzione di energia idroelettrica, l'approvigionamento idrico e l'estrazione di sabbia e ghiaia.
La cavalletta è unanimamente ritenuta un indicatore di habitat fluviali ben conservati.
Un articolo scientifico curato da Luca Anselmo, biologo e ricercatore dell'Università di Torino che da anni collabora con i Parchi Alpi Cozie, pubblicato nel mese di marzo sulla rivista Journal of Orthoptera Research, descrive i risultati di uno studio sulla cavalletta di greto in Alta Valle di Susa.
Questa specie è senza dubbio uno degli ortotteri maggiormente minacciati di estinzione in Italia e in Europa ed è, di conseguenza, anche una delle cavallette più studiate, spiega Luca Anselmo.
La principale causa del suo declino è la distruzione degli habitat naturali, costituiti da ampi greti fluviali caratterizzati da dinamiche di flusso non alterate. Chorthippus pullus è considerata un importante indicatore ecologico dello stato di conservazione dei greti fluviali, habitat ormai estremamente rari in Italia, dove la specie sopravvive in pochissime aree relitte, esclusivamente lungo l'arco alpino. Nelle Alpi occidentali è presente solo in alta Valle di Susa e l'alta Valle d'Aosta. Un'ulteriore popolazione era stata censita in Val Pellice, ma risulta oggi estinta.
Si tratta di una specie pioniera, che colonizza ambienti scarsamente vegetati e di ridotta estensione, formando popolazioni a bassa densità. La sua presenza è strettamente legata alla conservazione delle dinamiche fluviali naturali, necessarie per interrompere e rinnovare la successione vegetale prima che questa raggiunga uno stadio avanzato non più idoneo alla specie.
Nonostante Chorthippus pullus non sia attualmente una specie protetta, la sua conservazione meriterebbe particolare attenzione, sia per la sua rarità e sia per il valore ecologico degli habitat che rappresenta, alcuni dei quali rientrano nell’Allegato I della Direttiva Habitat. Per questo motivo, nell’articolo vengono suggerite alcune misure di conservazione che potrebbero rivelarsi utili, in primo luogo la protezione degli habitat mediante il mantenimento di dinamiche fluviali naturali.
Secondo quanto emerso, la popolazione dell’Alta Valle di Susa occupa attualmente diverse aree di fondovalle lungo la Dora di Bardonecchia e la Dora Riparia. La specie è ben presente nelle ampie aree alluvionali tra Salbertrand e Oulx e presso Sauze di Cesana, mentre risulta assente nelle zone in cui i corsi d’acqua sono stati regimentati, determinando importanti interruzioni della connettività.
Durante lo studio è stato possibile rilevare per la prima volta la presenza di questa specie in alcune superfici gestite dai Parchi Alpi Cozie, ovvero porzioni di greto fluviale comprese nei Siti Natura 2000 IT1110026 "Champlas - Colle del Sestriere" e IT1110053 "Valle della Ripa (Argentera)". Sono state prodotte mappe di idoneità e connettività per identificare le aree di conservazione chiave. Un'area estremamente importante da conservare è vicina al confine con il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, nell'ampia pianura alluvionale compresa tra Salbertrand e Oulx. Complessivamente solo il 15% dell'area idonea secondo il modello è attualmente inclusa in Aree Protette. Di conseguenza, secondo l'autore, l'allargamento (dove possibile) di queste aree ed in particolare del Gran Bosco di Salbertrand per comprendere il greto fluviale della Dora, potrebbe rientrare tra le strategie volte a pianificare la conservazione di questa rarissima cavalletta.