Nel tardo pomeriggio di mercoledì 24 settembre 2025, i guardiaparco dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, in costante contatto con il Direttore, sono intervenuti in Val Chisone, presso un alpeggio di Pian dell’Alpe (comune di Usseaux), in seguito alla segnalazione di un allevatore che riferiva di essere stato ferito da un lupo mentre tentava di evitare la predazione di una sua pecora. Dopo aver raggiunto l’uomo all’alpeggio dove si era riparato, anche perché la zona era interessata da pioggia e nevischio, gli agenti lo hanno invitato a recarsi in ospedale per i dovuti accertamenti sanitari del caso anche perché appariva visibilmente scosso. A seguire, hanno proceduto con l’ispezione sul luogo dell’incidente individuando il punto dell’attacco grazie alla descrizione fornita dal pastore, osservando nella zona un lupo che si allontanava e ritrovando successivamente anche la pecora su cui era avvenuto il tentativo di predazione, assistita da un cane da guardiania. L’aggressione aveva lasciato su entrambi gli animali alcune ferite all’apparenza non gravi tanto che sia il cane, sia la pecora sono ritornati autonomamente all’interno del gregge. Il giorno seguente gli agenti si sono nuovamente recati presso l’allevatore, tornato al suo lavoro, per sincerarsi del suo stato di salute e per raccogliere la testimonianza diretta dell’accaduto, opportunamente verbalizzata. In un secondo momento l’uomo ha presentato anche un esposto presso i Carabinieri forestali.
L’uomo ha spiegato di essere stato avvisato che le sue pecore si stavano muovendo in modo anomalo e di essersi recato presso il gregge, accorgendosi che una di esse si trovava lungo il torrente dove sono solite abbeverarsi, braccata da due lupi, nonostante il cane maremmano che tentava di difenderla. Istintivamente, per spaventare i lupi e salvare la pecora, l’allevatore è sceso rapidamente sul letto del torrente avvicinandosi molto ai lupi al punto che uno dei due, forse sorpreso dal suo arrivo, ha reagito morsicandolo ad una gamba e provocandogli una ferita superficiale. Successivamente i lupi si sono allontanati, lasciando spavento e shock nell’allevatore, poi soccorso da un familiare.
I rilievi sul campo effettuati dai guardiaparco sono stati indispensabili per ricostruire la vicenda. Grazie alle testimonianze raccolte e al supporto della documentazione fotografica, è possibile avanzare alcune prime ipotesi sul comportamento dei lupi: presumibilmente non si è trattato di un attacco diretto all'uomo, bensì di una reazione istintiva. Da quanto ha riferito il pastore, il tentativo di predazione sull’ovino era stato dapprima ostacolato dal maremmano e in un secondo tempo dal sopraggiungere del pastore stesso che si è avvicinato molto ai due lupi. In questo contesto è probabile che uno dei due predatori, colto alla sprovvista dall’arrivo del pastore in una fase estremamente concitata in cui era contemporaneamente impegnato a fronteggiare il maremmano, abbia morsicato il pastore prima di rinunciare all’attacco sulla pecora. Restano da chiarire alcuni elementi del comportamento dei lupi e della dinamica di attacco, su cui gli Enti competenti condurranno un’attenta valutazione.
«Seguendo le prescrizioni dell'aggiornato quadro normativo sulla specie lupo e sotto la responsabilità della Direzione – afferma Luca Marello, direttore dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie – a seguito dell’incidente è stato potenziato il servizio di vigilanza incrementando la sua presenza nella zona allo scopo di monitorare la situazione per osservare se i lupi torneranno a frequentare Pian dell’Alpe e con quale atteggiamento. Gli approfondimenti, necessari e doverosi, permetteranno di comprendere meglio il comportamento dei predatori per valutare se sussistono contesti di pericolo in una zona a elevata frequentazione umana per turismo e per lavoro. Qualora si individuassero atteggiamenti confidenti - sospetti e ripetuti - del lupo verso l'uomo, evenienza al momento non confermata visti i pochi dati a disposizione, l’Ente avvierà un confronto con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per l’individuazione delle opportune soluzioni da mettere in campo. Al contempo è già attivo un lavoro di scambio di informazioni con il Centro di referenza regionale dei Grandi Carnivori della Regione Piemonte, con la Città Metropolitana di Torino e con gli enti del territorio per raccogliere tutte le informazioni a disposizione, utili a comprendere meglio ciò che è accaduto. L’invito che l’Ente Parco rivolge ai frequentatori di Pian dell’Alpe e della montagna in generale è di non creare inutili allarmismi a fronte di un evento isolato, ma al contempo di non sottovalutare l’accaduto, ricordando che l’approccio a qualsiasi animale selvatico richiede sempre molta prudenza e nel rispetto della opportuna distanza. Al contempo, il personale dei Parchi delle Alpi Cozie ribadisce il proprio impegno volto al costante supporto verso gli allevatori e tutti coloro che vivono e lavorano in montagna, oppure la frequentano per svago, al fine di raggiungere l’obiettivo di una giusta coesistenza tra attività umane e lupo, per quanto difficile e in costante evoluzione».
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