Giovedì 27 marzo 2025 il Carabo delle Alpi Cozie (Carabus cychroides) è stato inserito nella Lista Rossa delle specie minacciate dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN) in categoria Endangered (pericolo di estinzione). Un prestigioso riconoscimento internazionale per la specie endemica delle Aree Protette Alpi Cozie e al contempo un segnale di allarme che ne certifica il rischio di scomparsa.
Per accedere alla scheda sul Carabo delle Alpi Cozie nel sito IUCN, cliccare qui.
Il Carabus cychroides è una specie descritta nel 1864 dall’entomologo piemontese Flaminio Baudi di Selve. Il suo colore metallico verde-bronzeo con le elitre (astuccio che protegge le ali) punteggiate e la forma allungata lo rendono simile a un prezioso monile, motivo per cui è molto apprezzato tra i collezionisti. Ma il suo pregio, oltre all’estetica, è legato agli aspetti naturalistici: si tratta infatti di uno stenoendemismo, cioè di una specie presente in un areale estremamente ristretto, in questo caso alcuni versanti delle valli Susa, Chisone e Germanasca caratterizzati da ambienti freschi di alta quota tra i 2100 e i 2700 metri sul livello del mare dove si nutre di una preda esclusiva, la chiocciola Chilostoma glaciale. Complessivamente il C. cychroides si trova in un’area di 250 km2 di cui l’85% compreso all’interno dei territori gestiti dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie dove è posto sotto tutela tramite specifica determinazione dirigenziale anche nel sito della Rete Natura 2000 ZSC-ZPS Val Troncea.
L’Ente Parco ha anche realizzato un video sulla specie disponibile cliccando qui.
Il recente inserimento del C. cychroides nella Red List IUCN è merito del biologo e ricercatore dell’Università di Torino Luca Anselmo che, dopo aver riscoperto la specie, ha effettuato una serie di ricerche approfondite per individuarne con maggiore precisione le aree di presenza, effettuare una stima della popolazione e valutarne complessivamente lo stato di salute.
In particolare, le ricerche effettuate tra il 2020 e il 2022 da Luca Anselmo con la naturalista Barbara Rizzioli per i Parchi delle Alpi Cozie all’interno del progetto ALCOTRA Pitem Biodivalp sono confluite in due pubblicazioni scientifiche nel Journal of Insect Conservation (articolo disponibile qui) e in e in Nature Conservation Research (articolo disponibile qui). Dagli studi emerge come i cambiamenti climatici influiscono direttamente sugli habitat di elezione del C. cychroides riducendone l’estensione e peggiorandone rapidamente lo stato di conservazione. Secondo i peggiori scenari di aumento delle temperature medie globali, il Carabo delle Alpi Cozie potrebbe estinguersi tra il 2050 e il 2090.
La scomparsa di specie particolarmente adattate a specifiche condizioni microclimatiche, come il C. cychroides, è più rapida in montagna dove il riscaldamento climatico procede a velocità doppia rispetto alla pianura e dove la migrazione verso quote più elevate e fresche diventa impossibile per tutte quelle forme di vita che già occupano le sommità dei monti. A dimostrazione di ciò, il Carabo delle Alpi Cozie è diventato introvabile in molte delle principali stazioni di osservazione storica poiché il suo areale di distribuzione è salito di quota.
L’International Union for Conservation of Nature (IUCN) è stata fondata nel 1948 su impulso dell’UNESCO come autorità globale sulla protezione e conservazione del patrimonio ecologico mondiale. Oltre a occuparsi di ricerca scientifica, raccolta e analisi di dati divulgazione ed educazione sui temi ambientali, nel 1964 ha creato la Red List, o lista rossa delle specie minacciate, cioè un inventario sullo stato di conservazione e il rischio di estinzione delle specie biologiche presenti sul nostro pianeta. Attualmente, la Lista Rossa IUCN comprende più di 169.000 specie, di cui oltre 47.000 minacciate di estinzione. Tra queste, il 44% dei coralli costruttori di barriera, il 41% degli anfibi, il 38% degli alberi, il 37% degli squali e delle razze, il 34% delle conifere, il 27% dei mammiferi, il 26% dei pesci d’acqua dolce e il 12% degli uccelli.
I criteri per l’inserimento di nuove specie nella Lista Rossa IUCN prevedono una rigorosa procedura, che esamina i gli studi e i dati raccolti per cui solo una parte degli organismi viventi è stata finora valutata. Il Carabus cychroides è la terza specie del genere Carabus a essere stata valutata, grazie all’impegno di Luca Anselmo e agli studi finanziati dai Parchi delle Alpi Cozie che ne hanno chiarito distribuzione e scenari futuri.
Il riconoscimento da parte dell’IUCN è particolarmente significativo per il Carabo delle Alpi Cozie che non è presente negli allegati della Direttiva Habitat delle specie di interesse prioritario a livello di Unione Europea. La speranza è che la sua presenza nella Red List possa stimolare l’adozione di ulteriori e più pressanti misure di tutela non solo entro i confini delle Aree Protette.
Per ulteriori approfondimenti rimandiamo al sito dei Parchi Alpi Cozie alla sezione Parcopedia dove è presente una pagina dedicata al Carabo delle Alpi Cozie.
Comunicato stampa