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Val Troncea: inanellata la 48esima specie di avifauna

19 juin 2025

Mercoledì 19 giugno 2025 nel Parco Naturale della Val Troncea, è stata inanellata la 48esima specie di avifauna da quando è iniziata l’attività, ormai 11 anni fa. L’uccello finito nelle reti è uno splendido esemplare di cuculo che è stato preso in carico dalle sapienti e delicate mani di Beppe Roux Poignant, guardiaparco, e Domenico Rosselli, ex guardiaparco da poco in pensione ma presente come inanellatore riconosciuto da Ispra. Sono state effettuate tutte le misurazioni da protocollo, un anello numerato è stato apposto alla zampina dell'uccello che dopo pochi minuti è stato liberato in ottime condizioni.

L’attività è inserita all’interno del progetto nazionale MoniTRing promosso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) a cui partecipano le Aree Protette delle Alpi Cozie. Per l’occasione erano presenti 4 tirocinanti dell’Università e 3 studenti di scuola superiore impegnati nei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO).

Le sessioni di inanellamento vengono effettuate ogni 10 giorni dal mese di maggio al mese di ottobre in un’area specifica della Val Troncea caratterizzata da un’elevata varietà di ambienti, concentrati in uno spazio limitato, che ospitano un notevole assortimento di avifauna come dimostrato dal considerevole numero di specie inanellate nel corso degli anni. All’interno delle diverse tipologie di vegetazione sono erette 12 reti in cui gli uccelli vengono catturati senza conseguenze e recuperati dagli inanellatori per le operazioni di studio e marcaggio.

L’esemplare viene pesato e sottoposto ad approfondita analisi per individuarne il sesso e la classe di età attraverso specifiche conformazioni del piumaggio e per misurarne le dimensioni delle ali, delle zampe e la quantità di massa grassa. Infine, a una zampa gli viene apposto un piccolo anello numerato a cui viene abbinata la scheda con le misurazioni rilevate per l'inserimento in una banca dati nazionale. Si tratta di informazioni fondamentali, in caso di ricattura, come riscontro per conoscere le rotte, i punti di sosta e le destinazioni degli uccelli migratori e la durata media di vita, l’entità delle popolazioni e le abitudini negli uccelli stanziali. Il cuculo catturato in occasione dell’ultima sessione è risultato essere un maschio che non ha ancora completato la muta del piumaggio da immaturo ad adulto – quindi nato nell’estate 2024 – e che si presentava in ottime condizioni con abbondante massa grassa.

Occorre sottolineare che le Aree Protette delle Alpi Cozie sono depositarie di un’importante tradizione nel campo degli studi sull’avifauna e in particolare delle operazioni di inanellamento. Oltre al progetto MoniTRing, bisogna citare gli studi effettuati sul Piviere Tortolino e sulla Passera Lagia, le attività svolte all’Alpe Randuin nel Gran Bosco di Salbertrand e presso il CRAS di Avigliana e le collaborazioni con università di tutto il mondo, soprattutto grazie alla passione dei guardiaparco che hanno acquisito il riconoscimento di inanellatori