Manuale minimo per il riconoscimento delle specie di uccelli che si trovano nei parchi naturali dell'Orsiera Rocciavrè e della Rocca di Cavour con indicazioni morfologiche per l'identificazione e la descrizione delle abitudini alimentari, dell'habitat a cui sono più adattati e di alcune particolarità evidenti che aiutano il riconoscimento come canti caratteristici, stagione di migrazione o differenze tra maschi, femmine e giovani, apprezzabili anche per un neofita.
La guida botanica e il glossario aiutano ad orientarsi sull'uso dei termini.
Percorsi didattici autoguidati per il riconoscimento degli uccelli nei Parchi Naturali Orsiera-Rocciavrè e Rocca di Cavour.
Parco Naturale Orsiera Rocciavrè e Parco Naturale della Rocca di Cavour, una cinquantina di chilometri soltanto tra di loro, differenze enormi.
L'uno Parco di montagna con quote che sfiorano i 3000 m s.l.m., l'altro parco di pianura, quota massima 462 m s.l.m. L'uno regno del freddo, di aquile e camosci, l'altro regno del caldo, dove a gennaio sbocciano i primi fiori e volano le prime farfalle.
Eppure un punto in comune ce l'hanno, e non di secondo piano: gli uccelli.
Sono molte le specie di uccelli presenti all'Orsiera-Rocciavrè ed alla Rocca di Cavour, e sono molte quelle che trascorrono parte della loro vita in un parco e parte nell'altro, eleggendo l'Orsiera Rocciavrè a quartiere estivo e la Rocca a quartiere invernale, con casi limite quali il Sordone, che nella bella stagione è difficile scorgere sotto i 2500 m di quota e che in inverno, a seguito delle nevicate, è consueto vedere sulle pareti rocciose della Rocca.
Intendiamoci, non affermiamo che si tratta esattamente degli stessi individui; diciamo semplicemente che determinati uccelli, pur non rientrando nel novero dei migratori classici, conducono una sorta di doppia vita: montana nel periodo riproduttivo, planiziale in inverno. Gli ambienti della Rocca e dell'Orsiera-Rocciavrè rispondono a queste esigenze.
Gli stessi uccelli migratori che nidificano sull'Orsiera sostano, durante i viaggi di andata e ritorno, a volte per parecchi giorni, sulla Rocca. Il fenomeno è assai evidente in primavera in condizioni meteorologiche particolari, quando sulle montagne nevicate tardive ritardano l'avvento della bella stagione. Quanto al numero, se si eccettuano gli insetti, gli uccelli rappresentano la stragrande maggioranza degli animali presenti nei due parchi.
Eppure con tanta varietà e ricchezza di vita, è spesso 'drammatico' rispondere alla domanda del visitatore incuriosito: 'quali animali ci sono?'
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Riconoscere le singole specie ci permette di approfondire la conoscenza delle loro abitudini, dell'ambiente di cui necessitano, ci permette di capire scientificamente il loro 'essere vita'.
Riconoscere una cincia od un usignolo, individuarli nel loro territorio e saperli osservare è opportunità unica per comprendere dal vivo una infinità di aspetti che coinvolgono in un unico cerchio quanto ci circonda.
Infine, ma non ultimo per importanza, il saper leggere quel che abbiamo attorno è un piacere, una fonte di nuovo ed inesauribile sapere, proprio come quando si impara a leggere un libro.
Tutto questo, crediamo, rappresenta un veicolo in grado di condurre attraverso la conoscenza, all'acquisizione ed alla pratica del concetto di rispetto.
dall'introduzione degli Autori
Il libro è disponibile presso le sedi del Parco e durante gli eventi e fiere del territorio