Boschi, foreste e selve a uno sguardo distratto sembrano ambienti naturali. Questo libro, frutto delle osservazioni del guardiaparco Bruno Usseglio sul territorio e negli archivi, traduce come frutto dell'interazione tra la natura, l'uomo e la sua storia il paesaggio boscato dei versanti della val Chisone.
Il bosco è ombra per gli animali al pascolo, legna da ardere per scaldarsi, cuocere il pane o preparare la calce, materiale da costruzione o da falegnameria. La costruzione delle fortificazioni e il loro mantenimento ha avuto un impatto significativo sulla composizione dei boschi della valle.
Il periodo esplorato da questa ricerca è stato un tempo buio per le foreste. Prima che l'industrializzazione spopolasse le montagne ogni fazzoletto di terra in piano era coltivato per sostenere economie di sussistenza. Indagare sulla gestione di questa risorsa con i giochi di potere legati a un bene necessario e ridotto ai minimi termini mette in luce la capacità di uomini illuminati di cercare un equilibrio tra uomo e natura e di altri di abusarne per profitto.
Una collezione di cartoline d'epoca e una collezione di scritti d'epoca si arricchiscono a vicenda raccontando il territorio di Usseaux, Pragelato e Sestriere. L'unicità dei luoghi rappresentati svela grazie a notizie d'archivio, leggende e testimonianze.
Storie di cervi e uomini di tutti i tempi in cui la natura diventa luogo immaginario e il cervo una creatura mitica capace di trasmettere il senso delle cose del mondo. Il confine tra il mito e lo sguardo di un guardaparco che i cervi li incontra quotidianamente nel suo lavoro lasciano lo spazio per la curiosità di incontrare davvero questo animale e scoprire cosa avrà da dirci personalmente.
Un sentiero segnato tra i suoni e gli strumenti della tradizione occitana.
Dalle nostre valli ai Pirenei, una lunga via tra le musiche di tutte le comunità che vivono nella terra d'Oc.
Le musiche che hanno accompagnato i diversi momenti della vita della nostra gente dal lavoro alla festa.
Un viaggio che parte da lontano, eredità di una cultura antica che ha le sue radici nella notte dei tempi.
Un viaggio che prosegue ai giorni nostri, ben lontano da essere vissuto e pensato come qualcosa di compiuto: non una esposizione archeologica su un passato da rimpiangere, non uno sguardo sull'epoca dell'oro da mitizzare, ma uno strumento di conoscenza e di coscienza della ricchezza culturale che ci aiuta a vivere il nostro presente.
Sergio Berardo
Stefano Martini
Questo opuscolo è un inventario ai sentieri tematici segnalati e mantenuti nel Parco della Val Troncea e una guida per scegliere il più adeguato a curiosare in modo più approfondito su storia o alpeggi, fauna, flora o geologia.
Conoscere le valanghe avvenute in un territorio e i loro effetti nella storia è un modo per prevederne le conseguenze in futuro e proteggere vite e beni. Andrea Rostagno descrive le fonti storiche disponibili per la val Troncea illustrate da una scelta sintetica di foto d'archivio in centro al libro.
L'appendice delle attività di informazione e prevenzione sul pericolo valanghe è a cura dell'ARPA Piemonte ed è uno strumento utile per informarsi in vista di escursioni e visite nel Parco nella stagione in cui il manto nevoso è instabile.
Profilo della biologia degli ungulati alpini autoctoni cominciando dalla storia naturale di ognuno di loro, dandone una descrizione morfologica ed etologica e indicando i principi di conservazione di ogni specie.
Il materiale delle lezioni del corso di 'Biologia e conservazione degli ungulati presenti nell'arco alpino occidentale' del 1987 riordinato e arricchito dalle pagine sullo stambecco diventa uno strumento di divulgazione per non addetti ai lavori con il pregio di mettere a disposizione la competenza di studiosi che hanno dedicato la vita allo studio di questi animali.
Libro di giochi e storie per offrire ai bambini (e non solo) le istruzioni per l'uso del Parco della Val Troncea, dove la natura e la montagna non sono la scenografia ma i protagonisti, come raccontano le antiche leggende e si può scoprire grazie ai giochi proposti dal libro.
Con lo spostamento del confine sulla linea spartiacque cambia il modo di combattere sulla frontiera: le montagne che erano il luogo dove deteriorare e rallentare le forze di invasione diventano una linea immaginata sulla carta e segnata sul territorio reale che non deve essere oltrepassata a nessun costo.
Storie di piedi gelati, maestranze capaci di costruire in condizioni proibitive, spie catturate e cavalli che precipitano nei burroni sono la conseguenza di decreti e manovre raccolti nella prima parte del libro con un criterio cronologico dall'ideazione allo smantellamento. La seconda parte è la ricerca dei segni lasciati sul territorio dalle singole opere approfondite singolarmente.
Questa pubblicazione è il catalogo della mostra omonima, in cui erano esposti gli originali delle carte riprodotte. E' diviso in due parti: i capitoli di descrizione di tecniche, ragioni e chiavi di lettura delle carte permettono di comprendere la descrizione dello spazio come rappresentazione di un'epoca; le schede delle carte esposte mettono in chiaro gli aspetti illustrati nei capitoli, mostrando l'evoluzione dello sguardo dei committenti sullo stesso territorio.