La riscoperta del ciclo pittorico delle storie della Vergine celate per secoli sotto l'intonaco grazie ai lavori di rifacimento del tetto della cappella è raccontata dai protagonisti che se ne sono presi cura, riportando alla luce colori e volti dipinti nella prima metà del XVI secolo. Sono molti i particolari apocrifi delle storie rappresentate.
A Salbertrand il clima favorevole, la disponibilità di acqua e l'arrivo della ferrovia che permetteva l'arrivo di semilavorati da posti molto lontani hanno permesso l'investimento in industrie varie tra cui quella della lavorazione del merluzzo che arrivava salato dai mari del nord e veniva lavato ed essiccato per la vendita sul mercato nazionale integrando le economie autarchiche dei contadini del paese e delle borgate. Oreste Rey ne descrive e illustra la lavorazione e Virgilio Faure, già direttore dello stabilimento la storia.
Presentazione del lavoro di censimento delle strutture molitorie dell'Alta Valle da parte dell'Associazione Cultura e Territorio. La descrizione del funzionamento della meccanica degli opifici idraulici grazie ai quali la forza dell'acqua diventa movimento di ingranaggi per ottenere farina, tagliare assi, forgiare metalli precede la descrizione degli itinerari per ritrovare queste strutture in tutta l'Alta Valle.
Dopo una carrellata sui Carnevali alpini con i loro riti propiziatori per la bella stagione, l'autrice ricostruisce le particolarità del Carnevale di Salbertrand. Dopo un ultimo gran Carnevale nel '46, lo spopolamento del paese e l'attrattiva della vita cittadina portano quasi all'estinzione la festa che si rinnova a partire dagli anni Settanta con una nuova veste. Il Testamento del Carnevale in chiusura è resoconto ironico di quanto accaduto nell'anno passato e un eredità da passare al giovane Carnevale per l'anno futuro.
La pubblicazione è arricchita da un contenuto multimediale allegato.
Manuale del boscaiolo delle Alpi occidentali con illustrazione e descrizione di strumenti, tecniche di abbattimento e trasporto. Lo sguardo attento di Oreste Rey rende protagonisti di questa professione il bosco e i suoi abitanti al variare delle stagioni. Dà le istruzioni per imparare un mestiere ed esprime il fascino del bosco.
Oreste Rey descrive le tecniche tradizionali dalla coltivazione al filo di canapa sulla sua esperienza, comune in molte famiglie come attività secondaria ai lavori di campagna. La tessitura era attività di professionisti per le attrezzature specializzate e ingombranti che richiedeva. Bruno Tessa ha contribuito alla descrizione di questa tecnica in cui si è specializzato con passione e perizia rari.
Oreste Rey racconta l'evoluzione del mercato del ghiaccio dall'epoca in cui veniva raccolto dal ghiacciaio Galambra alla diffusione dei frigoriferi. Tra i due momenti c'è stato l'investimento della costruzione della ghiacciaia di Salbertrand e del lago artificiale a monte della stessa per produrlo, raccoglierlo e stoccarlo.
La descrizione delle tecniche è da manuale.
Gli abitanti della foresta sono attenti ad ogni novità. Al posto e nel nome del grande larice abbattuto, Oreste Rey e i bambini della scuola elementare di Salbertrand piantano un giovane larice. Il futuro è nelle mani del presente. La foresta e chi la popola leggono in questo avvenimento un messaggio per le giovani generazioni di ogni specie.
L'epoca è quella in cui il progresso delle città e lo spopolamento delle aree alpine sembrano cambiare il mondo. Lo sguardo è quello di un grande larice su battaglie e invenzioni degli umani passati sotto le sue chiome e sulle vicende degli abitanti della foresta che si inseguono o trovano riparo e nutrimento tra i suoi rami. La memoria diventa ingrediente del futuro.
Le calendrier 2024 des Parcs des Alpes Cottiennes est dédié aux Zones Spéciales de Conservation (ZSC) gérées par l'Organisme.