Cave e miniere dell'Alta Valle della Dora
Il Cahier n. 27 è opera di Renato Sibille e rappresenta la seconda parte della ricerca mineraria e mineralogica in Alta Valle di Susa. Grazie a una accurata ricerca di archivio approfondisce gli aspetti dello sfruttamento minerario in Alta Valle dalle ricerche e coltivazioni precedenti l'Ottocento, allo sfruttamento tra Ottocento e inizio Novecento, fino alle coltivazioni di minerali ferrosi degli anni Trenta-Cinquanta del Novecento favorite dalla situazione economica creatasi all'indomani del blocco imposto all'Italia dalla Società delle Nazioni e dalle esigenze dell'industria bellica prima e automobilistica poi.
Il lavoro va ad approfondire quanto introdotto dal cahier precedente e a trattare l'aspetto sociale e economico dell'attività di sfruttamento delle risorse del territorio, con particolare riguardo alle miniere della Fiat di Valle Stretta e Salbertrand (Seguret e Himbert), alle cave del gesso di Signols e della Baume e al "Marmo verde Alpi" di Cesana. Al termine del Cahier le conclusioni e la cartografia a cura di Zeno Vangelista ci illustrano gli aspetti prettamente geologici.
"La disponibilità degli archivi familiari di Ferruccio Rey, il cui padre Edoardo fu il responsabile del cantiere Fiat del Banchet in Valle Stretta e poi di quello di Traversella, ci ha permesso di far rivivere gli anni dell'autarchia, la sua durezza nella vita di un paese comunque povero dove i minatori vivevano in condizioni limite, oggi immaginabili solo nei paesi del terzo mondo. Altra vera chicca di questa pubblicazione è rappresentata dai documenti messi a disposizione dalla famiglia Pozzallo relativi alle cave e alla fabbrica del gesso di Signols con planimetrie, progetti e disegni introvabili e tecnicamente invidiabili ancora oggi".
Il libro è disponibile presso le sedi del Parco e durante gli eventi e fiere del territorio.