Alcuni individui di Trachemys scripta prendono il sole nei Laghi di Avigliana. - Arch. Parchi Alpi Cozie
Le tartarughe palustri americane presenti nel Lago Grande di Avigliana sono portatrici di malattie infettive che si trasmettono all’essere umano. È ciò che emerge da uno studio scientifico realizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nel Parco Naturale dei Laghi di Avigliana e pubblicato sulla rivista internazionale "Veterinary medicine and science". Risulta infatti che il 13,3% di individui è infetto da Salmonellosi o Cryptosporidium.
La ricerca si è svolta nel 2021 e 2022 presso il Lago Grande di Avigliana nel corso di un’attività di studio sul gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) durante il quale 83 individui di tartaruga sono stati ritrovati nelle trappole. Approfittando dell’opportunità offerta da queste catture inattese, i tecnici dell’IZSPLV hanno deciso di attivare un nuovo filone di analisi.
Le testuggini sono state censite determinandone la sottospecie e classificandole per età, peso, dimensione e sesso. Il loro materiale fecale è stato prelevato per le analisi in laboratorio volte all’individuazione di 3 agenti patogeni: Salmonella, Leptospira e Cryptosporidium. Infine sono state sottoposte a necroscopia.
Complessivamente 11 tartarughe (il 13,3% del campione) sono state trovate positive a una delle zoonosi con 10 casi di Salmonella, 1 di Cryptosporidium e nessuno di Leptospira. I patogeni si sono presentati con maggiore prevalenza nelle femmine che nei maschi, senza particolari associazioni con l’età. Delle 83 testuggini analizzate, 65 appartenevano alla sottospecie Trachemys scripta scripta in cui si sono manifestate tutte le 10 positività alla Salmonella, mentre 18 appartenevano alla sottospecie Trachemys scripta elegans in cui si è rilevata l’unica positività al Cryptosporidium. È altamente probabile che gli individui fossero portatori sani dei patogeni perché in nessuno di essi sono state trovate tracce di lesioni intestinali nel corso della necroscopia.
Il monitoraggio sanitario delle tartarughe palustri americane si dimostra estremamente importante in quei bacini, come il Lago Grande di Avigliana, dove le testuggini sono presenti in maniera significativa e dove si svolgono attività ricreative umane in acqua perché si potrebbero verificare casi di trasmissione dei patogeni dalle popolazioni animali alle persone.
Occorre sottolineare che le Trachemys rappresentano una specie alloctona nel nostro paese poiché originarie del continente americano da cui sono state importate tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 come animali da affezione. Ben presto, tuttavia, hanno iniziato a essere abbandonate negli ambienti naturali dove hanno proliferato in maniera spesso incontrollata, grazie alle loro elevate capacità di adattamento, soppiantando le specie autoctone locali e provocando un generale stravolgimento degli equilibri ecologici. La loro importazione è vietata da legislazione europea sin dal 1997, mentre in Italia sono state classificate come specie aliena invasiva nel 2017.