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Monitoraggio ermellino nel Parco naturale della Val Troncea

Sept. 17, 2025

Prosegue per il secondo anno consecutivo la ricerca sui piccoli mustelidi nel Parco naturale Val Troncea.

Il progetto di monitoraggio di ermellino e donnola condotto da Area conservazione e gestione della biodiversità e Area vigilanza e monitoraggio dei Parchi Alpi Cozie nasce da una collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia e dei Sistemi dell'Università di Torino dove il dott. Marco Granata sta conducendo un dottorato dedicato agli effetti dei cambiamenti climatici su piccoli predatori ( vedi Ermlin project)

L'obiettivo è avviare una raccolta di dati per verificare lo stato di presenza e distribuzione delle popolazioni dei due mustelidi e di conseguenza il loro stato di conservazione in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici. Il monitoraggio e la condivisione dei dati con l'Università consentirà inoltre di studiarne l'ecologia, in particolare le preferenze di habitat e i modelli di attività. 

In particolare l'ermellino, in inverno, per mimetizzarsi nell'ambiente innevato, cambia il colore del suo mantello e diventa bianco candido. Solo la punta della coda si mantiene nera con funzione termoregolatrice per le estremità del corpo. In caso di scarsa copertura nevosa, l'animale diventa particolarmente visibile e vulnerabile: il cambiamento climatico costringerà l’ermellino a migrare verso quote sempre più elevate con forte rischio di estinzione.

Grazie alla collaborazione con l'Università, anche nelle nostre aree protette si stanno testando metodi innovativi per lo studio e il monitoraggio delle specie grazie all'ausilio di apposite trappole denominate Mostela. Si tratta di  particolari scatole contenenti un tubo aperto frontalmente che, simulando la tana di possibili prede, stimolano gli ermellini ad entrare, consentendo di riprenderli con una fototrappola interna. 

Nel 2024, è stato formato il personale dell'Ente e sono state installate nell'area di studio10 trappole fotografiche. Nel 2025 il monitoraggio prosegue. Per il momento non sono stati filmati ermellini, ma si sono poste le basi per uno studio sperimentale che potrà essere ulteriormente sviluppato nei prossimi anni e sono state raccolte informazioni inedite sulla distribuzione di specie quali: arvicole delle nevi, topiragni e quercini, che sono invece stati ripresi nelle Mostela.

I risultati ottenuti sono stati condivisi con il dott. Granata e sono stati elaborati in un articolo scientifico che verrà pubblicato a breve.