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Cosa facciamo

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno 2024

Il nostro lavoro è a disposizione di tutti i cittadini

Lavoriamo per tutelare, gestire e ricostituire gli ambienti naturali e semi-naturali di tutto il sistema delle Aree protette delle Alpi Cozie per la conservazione e l'arricchimento della biodiversità. Per questo proponiamo e sviluppiamo progetti supportati da metodologie scientifiche di gestione degli habitat nel rispetto di indirizzi e strategie regionali ed europee. 

Operiamo sul territorio per valorizzare il patrimonio storico-culturale e architettonico dei nostri quattro Parchi. Abbiamo inoltre il dovere di promuovere iniziative di sviluppo compatibile con l'ambiente favorendo le attività produttive e lo sviluppo delle potenzialità turistiche e di altre forme di fruizione dell'area protetta che realizzano una equilibrata integrazione delle attività umane con la conservazione degli ecosistemi naturali.

La principale risorsa dell'Ente è costituita dal personale, dipendente o collaboratore, coordinato da un unico Dirigente. Tutto lo staff dell'ente agisce nell'ambito di sei aree funzionali che sono: Area affari generali, Area comunicazione, fruizione ed educazione, Area personale e bilancio, Area conservazione e gestione della biodiversità, Area pianificazione e gestione del territorio e Area vigilanza e monitoraggio.

Il lavoro quotidiano è ispirato alla conservazione di ambienti integri, sottratti al consumo esagerato e veloce, e attento alla cura di una vasta rete di sentieri che permette di visitare le Aree Protette. Ci occupiamo dell'allestimento dei centri visita delle nostre sedi o di musei del territorio con cui collaboriamo, svolgiamo ricerca storico-culturale che restituiamo tramite pubblicazioni e documentari. La divulgazione della nostra conoscenza naturalistica, sempre in evoluzione, avviene attraverso numerosi appuntamenti, da escursioni e visite a incontri tematici e proiezioni, volti sempre a stimolare la consapevolezza e sensibilizzazione ambientale. Progettiamo e organizziamo progetti didattici con e per le scuole e le associazioni che possano diffondere un'educazione ambientale, corretta e consapevole, che possa indirizzare comportamenti quotidiani rispettosi della natura e della sua conservazione, perché le Aree protette siano un esempio di pregio e bellezza da esportare anche all'esterno. La nostra attenzione si rivolge anche al recupero e alla conservazione di edifici e strutture, importanti testimonianze storico-culturali, che aiutano lo sviluppo culturale, turistico ed escursionistico del territorio.

La ricerca scientifica

La ricerca scientifica richiede un impegno continuo e costante per attività di monitoraggio di tante specie animali e vegetali, dai censimenti faunistici sulle popolazioni di stambecco, cervo e camoscio, al monitoraggio di lupo e tipica fauna alpina, ma anche studi su anfibi e pesci e su svariate specie di insetti come bombi, zanzare e farfalle rare. Per questo in tutte le aree che gestiamo si effettuano campionamenti e analisi sulle specie vegetali più significative, in modo da costituire una banca dati solida e continuamente aggiornata sulla quale basare i futuri indirizzi per la conservazione e la gestione degli habitat.

La qualità e la continuità delle indagini (alcuni censimenti si ripetono da oltre trent'anni) mettono a disposizione di tutti una conoscenza preziosissima e di alto valore scientifico a tutela di una ricca biodiversità.

Le ricerche sono spesso condotte in collaborazione con enti universitari e con le direzioni regionali e spesso vengono finanziate dalla Regione Piemonte o dall'Unione Europea al termine di selezionati bandi nazionali e internazionali come PSR, LIFE e INTERREG.

La tutela

L'impegno di tutela del territorio è affidato alla figura del guardiaparco che ha la responsabilità di controllare i visitatori, i proprietari e gli operatori economici, perché si comportino in maniera rispettosa, ma anche verificare, assieme agli uffici tecnici, che nuovi progetti, sia interni che esterni ai territori protetti, non causino gravi conseguenze all'ambiente tutelato e non compromettano lo stato di conservazione di habitat e specie di interesse comunitario.

Di conseguenza per interventi, attività, opere di vario genere occorre richiedere all'ente gestore la verifica dell'assoggettabilità alla valutazione di incidenza dell'attività, con riferimento alle implicazioni potenziali e agli effetti significativi che l'intervento può produrre sugli obiettivi di conservazione.

È sempre richiesta la procedura di valutazione di incidenza per piani, programmi, interventi, progetti, attività e opere che possono determinare, direttamente o indirettamente, incidenze significative, alterandone lo stato di conservazione, sugli habitat o sulle specie inserite in Direttiva Habitat e Uccelli e sulle specie di rilevante interesse conservazionistico.

In ogni area protetta sono in vigore regolamenti specifici che è opportuno conoscere prima di svolgere la visita.

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