Sabato 31 maggio 2025, il Giro d’Italia transiterà all’interno del Parco Naturale Orsiera Rocciavré valicando il Colle delle Finestre con salita dal versante della Valle di Susa e discesa sul lato Val Chisone. Sarà una bella giornata di sport e di festa anche per il fatto che la tappa si preannuncia una delle più interessanti e combattute, con l’ascesa della Cima Coppi, il passo più alto della manifestazione proprio al Colle delle Finestre con i suoi 2176 m di quota, oltretutto dopo 8 km di strada sterrata.
Per un’area protetta i grandi eventi sono un’importante vetrina per far conoscere le bellezze di un territorio tutelato e gestito, ma rappresentano al contempo un significativo impatto sull’ambiente a causa dell’elevata presenza di persone e mezzi che si concentreranno nell’arco della giornata su una porzione molto ridotta di territorio. Per limitare più possibile i danni agli ecosistemi delicati e preziosi lungo il percorso della tappa, i Parchi delle Alpi Cozie insieme agli organizzatori del Giro d’Italia hanno predisposto un piano finalizzato a fornire indicazioni utili sopratutto al pubblico che parteciperà numeroso alla gara, in aggiunta a ordinanze sindacali e divieti specifici.
Attraverso i canali di comunicazione del Giro d’Italia e dell’Ente Parco e grazie a una serie di cartelli affissi lungo la strada, l’obiettivo è trasmettere alcune semplici norme di comportamento da adottare in un’area protetta, spiegarne i motivi ed elencare i principali divieti che possono essere sanzionati dal personale di vigilanza in servizio.
Sul tratto di strada presente all’interno del Parco Naturale Orsiera Rocciavré, sono state individuate 26 aree di osservazione in cui la concentrazione di pubblico ha minore impatto. Si tratta di slarghi e piazzole dove è preferibile sostare in attesa del passaggio dei ciclisti. Naturalmente, durante le fasi più calde della gara, le persone si distribuiranno lungo l’intera sede stradale per tifare gli atleti, con la preghiera di mantenersi più possibile in prossimità del tracciato.
In questa stagione dell’anno tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, le specie che popolano i pascoli e tutti gli ambienti di montagna sono in piena attività e soffrono il calpestamento da parte di tante persone sul posto. In particolare, soprattutto nei versanti esposti al sole, è in corso una splendida fioritura di delicate orchidee spontanee. Senza dimenticare l’entomofauna e l’erpetofauna – genericamente insetti, rettili e anfibi – che sono uscite dal periodo di riposo invernale e, per la loro ridotta mobilità, non sono in grado di rifugiarsi in luoghi sicuri come le specie più rapide e più grandi.
Al fine di tutelare questi – e altri – esemplari di fauna e flora, sono state individuate due aree in cui l’accesso del pubblico è vietato. La prima è al Colle delle Finestre, a cavallo dello spartiacque, tra la strada carrozzabile e le rovine del Forte delle Finestre. La seconda si trova di fronte all’area di osservazione n. 26 nella zona di Pian dell’Alpe. Entrambe saranno indicate e delimitate da apposita bandellatura.
Per fornire indicazioni chiare, basate sulle principali problematiche sollevate dall’evento e sul tipo di pubblico presente, si è deciso di puntare su 8 regole di comportamento più importanti.
Il mancato rispetto delle norme all’interno di un Parco comporta un danno all’ambiente che la sanzione non è in grado di risarcire. Per questo motivo l’obiettivo principale del personale tecnico e di vigilanza è prevenire le violazioni. Tuttavia i divieti ci sono e vengono sanzionati. Nei pannelli affissi lungo il percorso sono specificati i riferimenti normativi e le pene pecuniarie applicate.
Nelle Aree Protette, gli esseri umani sono una tra le tantissime specie che popolano l’ecosistema. L’obiettivo di un Ente Parco è tutelare l’ambiente e le persone che lo abitano e frequentano per attività di lavoro e di svago. Ospitare un grande evento come il Giro d’Italia produce certamente conseguenze negative sugli equilibri ecologici ma deve essere anche un’occasione per stimolare nel pubblico una maggiore sensibilità per il rispetto dell’ambiente da adottare all’interno delle aree protette e nella vita quotidiana.