Gli artisti dello spettacolo "Sento il rombo del Cannone"
Sabato 22 febbraio ore 17 a Susa, al Castello di Adelaide spettacolo musicale Sento il rombo del cannone a cura del gruppo Blu l'azard.
Uno spettacolo di suoni, parole, musiche e canti su La Grande Guerra e canto popolare di Franco Castelli e Emilio Jona a cura del gruppo musicale Blu L’azard.
Il testo liberamente tratto dal libro: “Al rombo del cannon” di Castelli-Jona-Lovatto riguarda l’oralità del mondo popolare e osserva dal basso, attraverso il canto, quell’evento epocale, drammatico e sanguinoso che chiude la Belle Epoque ed apre alla modernità, trascinando l’Europa in una guerra di massa con nuovi mezzi di morte, guerra che coinvolge una quantità enorme di uomini-massa in un macello mai visto.
Ciò che domina questo canto è il ricordo e il rimpianto per un mondo perduto, quello della piccola patria dove si è nati e degli affetti per madri, padri, spose, figli, fidanzate lontani, e insieme l’avversione per una guerra di cui non si comprendono le ragioni.
Lo spettacolo percorre questo ricchissimo patrimonio dell’oralità dove sono presenti, spesso in forma parodica, tutti i generi della tradizione, dalla canzone epico-lirica a quella dei cantastorie e della canzone di consumo e realizza un affresco che il gruppo musicale ci offre armonizzati in un intreccio strumentale e vocale, filologicamente rigoroso, che cattura e commuove.
Sono presenti vicende e pensieri tratti da diari di guerra di militari della Valle di Susa nella lingua madre originaria, il francoprovenzale.
Con:
• Flavio Giacchero: clarinetto basso, sax soprano, cornamusa, voce
• Luca Teghillo: fisarmonica cromatica, chitarra acustica, voce
• Marzia Rey: violino, voce
• Marco Rey: voce delle vicende e dei pensieri della Val Susa
Nell'ambito della sedicesima edizione di "Chantar l'Uvèrn. Dall’Epifania a Pasqua, frammenti di lingua e cultura occitana, francoprovenzale e francese": la rassegna culturale che valorizza creazioni originali e promuove la lingua e la cultura occitana, francoprovenzale e francese attraverso una ricca e capillare animazione territoriale con eventi musicali, teatrali, antropologici, documentaristici ed ambientali.
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