Per inquadrare le attività che un'area protetta dovrebbe svolgere in tema di conservazione della fauna è necessario chiarire cosa sono la conservazione e la gestione e quali sono i principi su cui si basano. Quando si disquisisce di qualsiasi problema tecnico è importante usare un lessico appropriato; anche la gestione della fauna selvatica non sfugge a questa regola.
Per conservazione si intende tutto quel complesso di attività rivolte alla conoscenza e al mantenimento di una risorsa naturale rinnovabile in modo che possa permanere e far sì che i suoi frutti possano essere utilizzati in maniera indefinita nel tempo.
Molto spesso si tende a confondere il concetto di conservazione con quello di gestione. La gestione è la parte attiva della conservazione; conservare può anche voler dire astenersi dall'aver qualsiasi rapporto diretto con la risorsa che ci interessa; è il caso, per fare un esempio, di una riserva integrale a scopo di studio in cui sia presente un endemismo particolare, preziosissimo poichè esistente solo in un'area molto sensibile al disturbo antropico. Si tratta di una risorsa che non va gestita ma semplicemente conservata preservandola dall'esterno da eventuali impatti negativi. L'esempio opposto può essere offerto da una popolazione di cervidi conservata in un'area limitata o addirittura recintata. E' chiaro che in questo territorio gli scopi di conservazione generale dell'ambiente consistono nel preservare la vita nella sua globalità è la popolazione di cervidi potrà produrre un impatto negativo sulle altre componenti dell'ecosistema ed in particolare sulla vegetazione. In questo caso la conservazione deve prevedere, come mezzo di realizzazione, la gestione attiva con la cattura o l'abbattimento di una quota della popolazione, in modo che vegetazione, cervidi, fruizione turistica possano convivere armonicamente nell'ambito del territorio.
La gestione è rappresentata pertanto da tutte le attività che si mettono in atto, ove se ne ravvisi la necessità, per attuare la conservazione.
Protezione è invece un termine restrittivo, che indica un atteggiamento di astensione dalla gestione attiva; comporta una passività tendente a immobilizzare la risorsa, indipendentemente dal risultato ottenibile.
Se talvolta la scelta tra gestione e protezione è relativamente semplice perché i termini della questione sono talmente chiari da non dare adito a dubbi, in molti casi l'opzione tra conservazione attiva con gestione o conservazione passiva in termini di protezionismo assoluto si basa su ragioni etiche, morali e politiche piuttosto che tecniche.
Gli autori
Il libro è disponibile presso le sedi del Parco e durante gli eventi e fiere del territorio