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Boschi, Stato, comunità e fortificazioni. - Storie di gestione territoriale, usi, abusi e furberie nell'alta val Chisone dal XVII al XIX secolo.

Bruno Usseglio
20,00€ - Disponible

Il paesaggio dei versanti che costituiscono l'alta val Chisone spesso viene oggi interpretato come naturale, cioè senza contaminazioni umane. E' davvero così o si compone di elementi stratificati che si sono aggiunti nelle diverse epoche precedenti? Possiamo parlare di un paesaggio culturale? Generazioni di amministratori locali e statali, di funzionari, di utilizzatori, hanno contribuito alla gestione forestale modellando e determinando l'aspetto dei territori. La presenza di imponenti fortificazioni, come quelle di Fenestrelle, hanno a loro volta veicolato interessi diversi che si sono riflessi sull'uso delle risorse locali. La documentazione storica a disposizione descrive i boschi nelle sue molteplici valenze: luoghi di protezione per i villaggi da valanghe e smottamenti, risorsa da utilizzare come combustibile o materiale da costruzione, spazi dove consumare atti illeciti e furberie, mezzo per misurare il proprio potere con quello di altri soggetti. Partendo dalla gestione forestale si possono così indagare ambiti della vita delle comunità, l'economia, i rapporti centro-periferia, la presenza dell'architettura militare analizzata da un'altra prospettiva, non solo quella bellica. Tutte sfaccettature, a volte molto articolate, della stessa figura geometrica che mettono in luce i valori, i giochi di potere, gli interessi (e gli abusi) dei diversi attori in gioco. Azioni che determinano un processo costituito da variabili dinamiche sempre in moto, dove la presenza dell'uomo è tutt'altro che neutrale e che si caratterizza soprattutto per un fattore: la responsabilità delle scelte.

Bruno Usseglio

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Il libro è disponibile presso le sedi del Parco e durante gli eventi e fiere del territorio.