10050 Coazze
Il territorio delle aree protette delle Alpi Cozie presenta numerose opere di carattere militare che testimoniano le vicende belliche del passato. Prima del 1713, anno in cui i trattati internazionali assegnarono la Val Chisone ai Savoia, il territorio del Parco Orsiera-Rocciavrè era terra di confine: la linea che separava il Piemonte dalla Francia scendeva dal Moncenisio, attraversava la Val Susa, risaliva sullo spartiacque Dora-Chisone e lo seguiva fino al monte Rocciavrè, da dove continuava sullo spartiacque Sangone-Chisone, fino a Pinerolo. Tutti i passi principali erano fortificati; si trattava per lo più di opere modeste, costruite con il materiale reperibile sul posto: dove affioravano le pietre si realizzavano dei muretti, altrove venivano scavate delle trincee e il materiale di risulta ammucchiato a formare un parapetto. Di queste fortificazioni rimangono oggi alcune tracce costituite da muri a secco e resti di trinceramenti, soprattutto al Colle dell'Orsiera e al Colle delle Finestre.
In qualche caso invece si è trattato di opere anche molto imponenti come il Forte di Fenestrelle, il più grande complesso militare mai costruito sulle alpi.
In Val Sangone spicca il forte di San Moritio, chiamato comunemente "Il Fortino", la cui edificazione cominciò nel 1628. Esso rappresentava il punto principale di difesa del Colle La Roussa, insieme alle semplici strutture difensive poste proprio al Colle e al Forte San Carlo di Coazze (di cui restano i ruderi poco a ovest del pilone votivo situato in cima al cosiddetto Castello).
Oggi dell'antico forte non restano che le rovine inghiottite dalla cotica erbosa, ma dall'alto del vallone è ancora intuibile il disegno a stella dei trinceramenti e dei muretti a secco che componevano l'antica struttura. Sulla sommità del Fortino si trova un masso recante incisioni rupestri cruciformi.
Il Fortino si raggiunge da Coazze prendendo la direzione per gli impianti di sci di Pian Neiretto. Prima di arrivare agli impianti, lungo la carrozzabile asfaltata, in corrispondenza di un tornante verso destra, si trova l'imbocco per la pista agro-silvo-pastorale degli alpeggi Sellery, chiusa al transito comune (bacheca del Parco).
Parcheggiare in zona e proseguire a piedi lungo la pista, fin oltre l'Alpe Sellery Inferiore. Un cartello segnaletico posto lungo la strada e una bacheca esplicativa vi indicherà il bivio per raggiungere il Fortino in pochi minuti.
Il Forte si trova sulla sommità di una elevazione erbosa dalla quale si domina tutto il vallone.
Vista dall'alto del fortino
Vista dall'alto del fortino - Studio Tecnico Dovis
Veduta aerea - Apple Plans
Resti della costruzione - Matteo Arrotta