Antiche baite in Val Sangone - Guido Teppa
Una proposta didattica per scoprire nelle valli dei Parchi delle Alpi Cozie i luoghi dove sono state scritte le drammatiche pagine della Storia della Resistenza nella Seconda Guerra Mondiale. Non solo per non perderne la memoria, ma anche per stimolare la necessità e il dovere di saper scegliere. Essere Partigiani significa essere di parte, per esserlo bisogna acquisire gli strumenti necessari a poter scegliere fondendo l’emotività con la conoscenza.
L' uscita in Val Sangone nel Parco naturale Orsiera Rocciavrè si svolgerà in terreni caratterizzati da un ambiente tipicamente montano e saranno proprio i luoghi stessi a suggerirci la continua necessità di saper scegliere: sentieri, attrezzature, difficoltà, consapevolezza dei propri limiti fisici ed esperienziali.
Si raggiunge con il pullman Forno di Coazze per sostare al Monumento ai Caduti e alla Fossa Comune. Un luogo dove i soli rumori sono quelli del vento tra gli alberi e lo scroscio del vicino torrente che nel nostro percepire può essere rappresentativo di una montagna come luogo di pace e che con difficoltà si può immaginare rotto da raffiche di mitra e lamenti di dolore, testimone di un momento di grande dramma per la comunità locale. Dopo un breve trasferimento si lascia il bus per raggiungere su facile percorso la Palazzina Sertorio (1400 m.) luogo di violenti scontri tra partigiani e nazifascisti, narrati anche dalle visibili tracce di proiettili sui muri.
Le Valli che confluiscono a Giaveno - paese Medaglia d’Argento al Valor Militare - sono state terreno di innumerevoli atti di guerra e violente rappresaglie che cercheremo di raccontare leggendo i diari dei partigiani tratti sia da opere di autori più “colti” (Ada Gobetti, Massimo Mila) che dei più semplici valligiani. Il tutto attraversando un bellissimo territorio con spettacolari viste su cascate nascoste, in mezzo ad antichi boschi di castagni e faggi, cercando tracce di selvatici e voli d’aquile nel cielo. A seconda delle capacità dei gruppi sarà possibile rientrare seguendo un percorso ad anello su un sentiero leggermente più impegnativo.
Si arriva a sfiorare appena i limiti del Parco, ma se ne possono ammirare i paesaggi d’alta quota che si sviluppano dal Colle della Roussa alla punta del Rubinet alla scoperta della poco conosciuta Alta Val Sangone.
Intera giornata
Autobus
Costo a carico della scuola
Per modalità di prenotazione, tariffe e informazioni consulta la pagina dedicata
Una proposta didattica per scoprire nelle valli dei Parchi delle Alpi Cozie i luoghi dove sono state scritte le drammatiche pagine della Storia della Resistenza nella Seconda Guerra Mondiale. Non solo per non perderne la memoria, ma anche per stimolare la necessità e il dovere di saper scegliere. Essere Partigiani significa essere di parte, per esserlo bisogna acquisire gli strumenti necessari a poter scegliere fondendo l’emotività con la conoscenza.
L' uscita in Val Sangone nel Parco naturale Orsiera Rocciavrè si svolgerà in terreni caratterizzati da un ambiente tipicamente montano e saranno proprio i luoghi stessi a suggerirci la continua necessità di saper scegliere: sentieri, attrezzature, difficoltà, consapevolezza dei propri limiti fisici ed esperienziali.
Si raggiunge con il pullman Forno di Coazze per sostare al Monumento ai Caduti e alla Fossa Comune. Un luogo dove i soli rumori sono quelli del vento tra gli alberi e lo scroscio del vicino torrente che nel nostro percepire può essere rappresentativo di una montagna come luogo di pace e che con difficoltà si può immaginare rotto da raffiche di mitra e lamenti di dolore, testimone di un momento di grande dramma per la comunità locale. Dopo un breve trasferimento si lascia il bus per raggiungere su facile percorso la Palazzina Sertorio (1400 m.) luogo di violenti scontri tra partigiani e nazifascisti, narrati anche dalle visibili tracce di proiettili sui muri.
Le Valli che confluiscono a Giaveno - paese Medaglia d’Argento al Valor Militare - sono state terreno di innumerevoli atti di guerra e violente rappresaglie che cercheremo di raccontare leggendo i diari dei partigiani tratti sia da opere di autori più “colti” (Ada Gobetti, Massimo Mila) che dei più semplici valligiani. Il tutto attraversando un bellissimo territorio con spettacolari viste su cascate nascoste, in mezzo ad antichi boschi di castagni e faggi, cercando tracce di selvatici e voli d’aquile nel cielo. A seconda delle capacità dei gruppi sarà possibile rientrare seguendo un percorso ad anello su un sentiero leggermente più impegnativo.
Si arriva a sfiorare appena i limiti del Parco, ma se ne possono ammirare i paesaggi d’alta quota che si sviluppano dal Colle della Roussa alla punta del Rubinet alla scoperta della poco conosciuta Alta Val Sangone.
Intera giornata
Autobus
Costo a carico della scuola
Per modalità di prenotazione, tariffe e informazioni consulta la pagina dedicata