ll Cahier è stato pubblicato a fine 2016 ed è curato da Piero Brizio dell'Associazione Piemontese di Mineralogia e Paleontologia con il contributo di Zeno Vangelista, geologo del CFAVS, per l'elaborazione cartografica. Consiste in una minuziosa ricerca bibliografica che ricostruisce la storia delle miniere, delle cave, degli assaggi e delle ricerche minerarie in Alta Valle di Susa dal XII secolo al Novecento, quando l'antieconomicità dei giacimenti e dei metodi di estrazione ne hanno decretato la fine.
Cave e miniere dell'Alta Valle della Dora
Il Cahier n. 27 è opera di Renato Sibille e rappresenta la seconda parte della ricerca mineraria e mineralogica in Alta Valle di Susa. Grazie a una accurata ricerca di archivio approfondisce gli aspetti dello sfruttamento minerario in Alta Valle dalle ricerche e coltivazioni precedenti l'Ottocento, allo sfruttamento tra Ottocento e inizio Novecento, fino alle coltivazioni di minerali ferrosi degli anni Trenta-Cinquanta del Novecento favorite dalla situazione economica creatasi all'indomani del blocco imposto all'Italia dalla Società delle Nazioni e dalle esigenze dell'industria bellica prima e automobilistica poi.
Il lavoro va ad approfondire quanto introdotto dal cahier precedente e a trattare l'aspetto sociale e economico dell'attività di sfruttamento delle risorse del territorio, con particolare riguardo alle miniere della Fiat di Valle Stretta e Salbertrand (Seguret e Himbert), alle cave del gesso di Signols e della Baume e al "Marmo verde Alpi" di Cesana. Al termine del Cahier le conclusioni e la cartografia a cura di Zeno Vangelista ci illustrano gli aspetti prettamente geologici.
"La disponibilità degli archivi familiari di Ferruccio Rey, il cui padre Edoardo fu il responsabile del cantiere Fiat del Banchet in Valle Stretta e poi di quello di Traversella, ci ha permesso di far rivivere gli anni dell'autarchia, la sua durezza nella vita di un paese comunque povero dove i minatori vivevano in condizioni limite, oggi immaginabili solo nei paesi del terzo mondo. Altra vera chicca di questa pubblicazione è rappresentata dai documenti messi a disposizione dalla famiglia Pozzallo relativi alle cave e alla fabbrica del gesso di Signols con planimetrie, progetti e disegni introvabili e tecnicamente invidiabili ancora oggi".
La storia degli uomini che hanno abitato la Val Troncea si è mischiata a quella delle rocce che l'hanno formata con la scommessa di guadagnare da vivere dal rame dei minerali racchiusi nella montagna.
Gente abituata a sforzi enormi si è infilata sotto terra a forza di pala e picco, compiendo opere degne di giganti per estrarre e trasportare a valle il minerale, lavorando a quote proibitive per la sopravvivenza.
Il libro racconta dall'inizio alla fine questa storia, accelerata dalla valanga del Beth, con cui la montagna ha detto la sua.
Une promenade entre le centre historique et la colline morainique d'Avigliana, jusqu'au lac Grande pour découvrir des histoires de nature et des histoires d'hommes.
Une activité pédagogique sur la colline morainique d'Avigliana pour découvrir la géologie et la géomorphologie du territoire, mais aussi la faune et la flore du parc à travers l'observation et des jeux d'équipe.
Les roches du territoire et l'utilisation que l'homme en a faite au fil des siècles : une approche scientifique et anthropologique de la géologie.
Une petite pierre, formée il y a des milliers d'années au fond d'un ancien océan, nous racontera son voyage aventureux de la barrière de corail au sommet d'une montagne, puis jusqu'à la plaine et la mer.
Un voyage à travers l'histoire de la formation de la Val Troncea pour découvrir les dynamiques liées aux cours d'eau : la vie animale et végétale le long de la rivière, la gestion des ressources en eau au fil du temps et les risques associés aux catastrophes naturelles