Rilevamento dati meteonivometrici e monitoraggio eventi valanghivi

Progetti di territorio - in corso

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Parco naturale Val Troncea

L'attività di rilevameno meteonivometrico nel Parco naturale Val Troncea è stata avviata nel 1982 come collaborazione con l'Istituto Idrografico del Po, inizialmente con misure giornaliere delle temperature e delle precipitazioni.

Dall'inverno '85/'86 è iniziata, dopo la formazione del personale, l'attività di monitoraggio nivologico con rilievi giornalieri di parametri riguardanti la metereologia in generale e il manto nevoso in particolare. Settimanalmente si effettuava una "stratigrafia del manto nevoso" in una stazione fissa. La stratigrafia è un particolare rilievo volto a indagare la struttura del manto nevoso per verificarne le caratteristiche e valutarne la stabilità. 

Dall'inverno '07-'08  è attiva una seconda stazione di rilevamento. L'attività ha permesso di produrre una versione aggiornata della Carta Valanghe.

Attualmente i rilievi itineranti sono preferiti ai rilievi su campi neve fissi.

Val Susa

I rilievi nivologici in Val Susa sono normalmente effettuati in queste zone:

  • campo fisso del Colle delle Finestre codice S 401
  • campi itineranti zona Frais (Truc delle Vaccere e dintorni) codice S 406
  • campi itineranti zona Sauze d'Oulx

Il campo del Colle delle Finestre viene monitorato perlopiù in primavera perchè durante l'inverno è difficile da raggiungere e l'accesso è esposto a eventi valanghivi.

Nel periodo invernale vengono effettuati monitoraggi itineranti in zona Frais: dalla dorsale sopra Pian Mesdì, al Vallone di Pian Mesdì, al Colle di Naia, fino al settore Est verso Pian Gelassa. La varietà di questi siti permette di avere una visione più ampia della situazione e quindi dati più attendibili.

Il lavoro consiste nel raggiungere una zona consona e rappresentativa di quelle che potrebbero essere le criticità su di un itinerario scialpinistico o con ciaspole. Per avere dati significativi i pendii devono essere esposti prevalentemente a N-NE-NW ad una quota di almeno 2000 m slm.

Raggiunta la zona, dopo anche un'ora e mezza di marcia, si effettuano le seguenti operazioni:

  • il battage: prova con cui si valuta la resistenza del manto nevoso tramite una serie di sonde della lunghezza di 0.50 cm che possono essere unite tra di loro in funzione dello spessore del manto nevoso (minimo sempre due pezzi anche con 30 cm di neve). La sonda viene fatta penetrare mediante l'ausilio di un peso che scorre su di un'asta, da un'altezza valutata in relazione alla resistenza del manto -  più la neve è compatta, più il peso dovrà cadere da una altezza maggiore;
  • la prova stratigrafica: l'operatore separa i vari strati presenti nel manto nevoso (dovuti al susseguirsi delle nevicate od ai fenomeni eolici) e per ogni strato analizza il tipo di cristallo per individuare quelli che potenzialmente potrebbero rendere fragile ed instabile il manto nevoso;
  • temperatura dell'aria e della neve: sono parametri importanti soprattutto per determinare il gradiente ovvero la differenza di temperatura fra il suolo e la superficie del manto nevoso. Più vi è differenza e più vi è la possibilità che si formino dei cristalli a calice o grandi cristalli striati che sono responsabili di numerosi incidenti da valanga;
  • peso della neve: in ogni strato viene isolato un cilindro di neve (standard) e pesato al fine di determinare la quantità di acqua presente all'interno del manto.

Il progetto è estremamente importante per la redazione del Bollettino Nivologico e si integra con tutti i rilievi effettuati in altre zone del Piemonte consentendo la raccolta di una grande mole di dati utili ad elaborare bollettini attendibili.

I dati ricavati sono inseriti in un apposito programma e inviati all'ARPA di Torino Servizio Nivologico e sono utilizzati, unitamente ai dati provenienti da analoghe stazioni operanti nell'ambito della struttura AINEVA, alla stesura del Bollettino Valanghe emesso due o più volte alla settimana e consultabile online.

E' un servizio importante per la prevenzione di incidenti anche in considerazione della sempre maggior frequentazione dell'ambiente alpino nei mesi invernali.

 

Referente

Parco naturale Val Troncea: Domenico Rosselli - Enrico Boetto

Val Susa: Gianfranco Careddu

Collaborazioni

Servizio Nivologico dell'ARPA (Azienda Regionale Protezione Ambiente) di Torino
AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe)

Durata del progetto

A tempo indeterminato

Rilevanza

regionale e nazionale

Approfondimenti sul web

www.aineva.it

www.aineva.it/bolletti/

www.aineva.it/pubblica/

www.arpa.piemonte.it

www.arpa.piemonte.gov.it/bollettini/elenco-bollettini-1/bollettino-valanghe

www.whiterisk.ch