PITEM Biodiv’Alp: PROBIODIV - Gestire gli ambiti di biodiversità armonizzando i metodi di gestione degli spazi protetti alpini

Progetti di territorio - concluso

biodiversità

PITEM Biodiv’Alp - Progetto 5 n. 3971 - PROBIODIV Gestire gli ambiti di biodiversità armonizzando i metodi di gestione degli spazi protetti alpini


    PROBIODIV = Spazi protetti alpini e biodiversità


Il progetto completa il quadro dei progetti singoli del PITEM Biodiv'ALP ed ha come capofila la Regione Liguria.

Intende avviare un processo di tutela attiva che consenta agli Enti una gestione più efficace, efficiente e partecipativa, trattando il tema della valorizzazione e tutela della biodiversità con un taglio economico e sociale, teso a creare un solido legame tra le popolazioni che vivono e lavorano in prossimità o all’interno di aree protette. Focus specifico del progetto sono le aree aperte, che oggi sono gli habitat più a rischio di perdita di biodiversità a causa dell’abbandono, che determina una perdita di biodiversità floristica ed entomologica, con danni agli ecosistemi agricoli e perdita e banalizzazione del paesaggio.

PROBIODIV, promuovendo i prodotti dei pascoli, contribuisce alla tutela della biodiversità. Il comparto zootecnico viene in questo modo valorizzato all’interno di quelle forme di economia integrata legata alle filiere turistiche della ristorazione e dell’enogastromia. L’ambizione è quella di creare un modello di valorizzazione replicabile e trasferibile a livello transfrontaliero ed internazionale. Il carattere innovativo del progetto, che segue il trend della Strategia Europea sulla Biodiversità, è la volontà di promuovere lo sviluppo di una comunità consapevole, capace di conoscere e capitalizzare il valore associato all’ambiente protetto, di agire per la tutela attiva, di divulgare i valori culturali, identitari ed economici dei servizi e pertanto portavoce dei valori intrinseci culturali, identitari ed economici del capitale naturale.

Attività e risultati attesi:

  1. Attuare azioni di formazione per qualificare gli attori del territorio transalpino;
  2. Capitalizzare i servizi ecosistemici e l’uso sostenibile delle risorse;
  3. Promuovere la biodiversità come fattore di sviluppo sostenibile dei territori: governance per la valorizzazione e la protezione attiva e partecipativa della biodiversità transalpina;
  4. Promuovere siti di accoglienza collegati alla biodiversità.

Lo strumento metodologico sperimentato avrà il compito non solo di uniformare i metodi di valorizzazione a livello transfrontaliero, ma anche quello di creare un lessico comune di concetti e contenuti, in modo da poter utilizzare una scala omogenea per la lettura dei risultati e garantendo così una vera transfrontalierità.

Area di progetto

  • Alpi dell’alta Provenza,
  • Auvergne Rhône-Alpes,
  • Cuneo,
  • Alta Savoia,
  • Hautes-Alpes,
  • Imperia,
  • Liguria,
  • Savoia,
  • Torino,
  • Valle d’Aosta

Referente

Coordinamento progetto: Bruno Aimone - aimone@alpicozie.eu

Collaborazioni

Al progetto PITEM Biodiv'Alp partecipano:

Regione Liguria - Dipartimento Agricoltura, Turismo, Formazione e Lavoro Settore Politiche delle Aree Interne, Antincendio, Forestazione, Parchi e Biodiversità (capofila)

Altri beneficiari

  • Regione Piemonte
  • Région Provence Alpes Côte d’Azur
  • Région Auvergne-Rhône Alpes
  • Agence régionale pour la protection de l'environnement Ligurie (ARPAL)
  • ARPA PACA: Agenzia Regionale per l'Ambiente Provenza Alpi Costa Azzurra
  • Parco Nazionale del Gran Paradiso
  • ASTERS – CEN74
  • Parc National des Ecrins
  • Regione Autonoma Valle d’Aosta

Durata del progetto

3 anni

Rilevanza

Europea - Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia finanziato dal FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) nel programma di Cooperazione Territoriale Europea Interreg ALCOTRA V-A Francia-Italia 2014-2020 (Obiettivo specifico 3.2 Biodiversità - migliorare la gestione degli habitat e delle specie protette nell’area transfrontaliera).

Approfondimenti sul web

https://www.maregionsud.fr/biodivalp-la-biodiversita-senza-frontiere