ultimo aggiornamento: 25/11/2020

Patrocinio e uso logo

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L'uso del logo è subordinato esclusivamente al patrocinio dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, che viene concesso a cittadini privati o associazioni per congressi, manifestazioni culturali, sociali, sportive, iniziative varie. Ogni altro uso è improprio.

Per l'utilizzo del logo, è necessario formulare una richiesta via e-mail contenente i dati del soggetto che vuole utilizzare il logo, l'iniziativa di riferimento e la destinazione del logo.

Il logo dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie è stato adottato dal Consiglio Direttivo dell'Ente il 9 maggio 2016 e con deliberazione n.7 del 5 febbraio 2018 è stata approvata la contrazione della denominazione dell’Ente da “Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie” a “Aree Protette Alpi Cozie”, da usare per patrocini e materiali di comunicazione.

L'Ente è gestore di numerosi siti Rete Natura 2000 e partecipa a progetti europei Life: quanto opportuno, il materiale di comunicazione contiene i relativi loghi, scaricabili qui.

Formati scaricabili:

Versione Positivo

Versione Negativo

Per ulteriori formati: BW, Grayscale, Versioni CMYK , Versione Aree Protette Alpi Cozie senza sistema Piemonte Parchi Regione Piemonte (orizzontale o verticale) scivere a nadiafaure@alpicozie.eu

Come previsto dallo statuto, il nuovo simbolo garantisce unitarietà di immagine e di comunicazione istituzionale.

Il logo rappresenta l'Ente nella sua totalità, l'accorpamento di realtà differenti (Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, Parco naturale Val Troncea, Parco naturale Orsiera-Rocciavrè, Parco naturale Laghi di Avigliana e Orridi di Chianocco e Foresto, SIC ed infine dell'ecomuseo Colombano Romean).

Esso è frutto della collaborazione con l'Istituto di Scuola Superiore "Luigi Des Ambrois" di Oulx e con il grande artista ed editore torinese, Ezio Gribaudo ed è il risultato di un concorso che ha valutato più di 70 bozzetti.

Il vincitore è stato lo studente Luca Rubella con un'idea considerata "la giusta sintesi di visibilità e modernità".

Il logo finale aggiunge, alla proposta iniziale dello studente Luca Rubella, un tassello dell'opera “Geographie presente” (1991) di Ezio Gribaudo, visibile nella parte bianca centrale.

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