ultimo aggiornamento: 16/08/2023

Anfibi

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Gli anfibi sono vertebrati a sangue freddo, la loro temperatura corporea dipende dall'ambiente esterno e con l'arrivo del freddo vanno in letargo: rallentano il metabolismo e si "addormentano" in attesa della primavera.

Essi abbassano le loro attività corporee fino quasi a non percepire più il battito cardiaco, e "dormono" aspettando l'arrivo della primavera. Con le prime piogge di fine febbraio-marzo alcune specie si "risvegliano", altre lo faranno nei mesi successivi anche in base alla quota in cui vivono.

Maggiori informazioni https://www.sosanfibi.it/gli-anfibi/
Essi abbassano le loro attività corporee fino quasi a non percepire più il battito cardiaco, e "dormono" aspettando l'arrivo della primavera. Con le prime piogge di fine febbraio-marzo alcune specie si "risvegliano", altre lo faranno nei mesi successivi anche in base alla quota in cui vivono.

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Essi abbassano le loro attività corporee fino quasi a non percepire più il battito cardiaco, e "dormono" aspettando l'arrivo della primavera. Con le prime piogge di fine febbraio-marzo alcune specie si "risvegliano", altre lo faranno nei mesi successivi anche in base alla quota in cui vivono.

Maggiori informazioni https://www.sosanfibi.it/gli-anfibi/

Si distinguono in due grandi categorie: anuri (senza coda: ad esempio rospi, rane, raganelle) o urodeli (dotati di coda: tra cui tritoni e salamandre).

Anfibio significa "doppia vita". Essi infatti nascono in acqua e vi rimangono finché, dopo una serie di trasformazioni dette metamorfosi, diventano adulti, adatti a vivere in ambiente terrestre, e ritornano in acqua per riprodursi.

Metamorfosi

Il ciclo di vita degli anfibi consiste in tre stadi: uovo, larva e adulto.

La metamorfosi è la trasformazione radicale che determina il passaggio dallo stadio larvale ad adulto.

Nel caso di rospi e rane, le uova vengono deposte in acqua in masse (rane) o cordoni (rospi). Alla schiusa, le larve (girini) hanno aspetto tondeggiante, lunga coda e branchie e necessitano dell’acqua per sopravvivere. Gradualmente compaiono prima le zampe posteriori poi quelle anteriori, la coda scompare, le branchie vengono sostituite dai polmoni, escono dall’acqua e la dieta da erbivora diventa carnivora.

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Nei Parchi delle Alpi Cozie vivono rane, rospi, salamandre, raganelle, tritoni

La rana temporaria (Rana temporaria) è tipica degli ambienti montani.

La rana agile (Rana dalmatina) è l’unica specie di rana presente nel Parco naturale dei Laghi di Avigliana.

Il rospo comune (Bufo bufo), così come la salamandra pezzata (Salamandra salamandra), si trova dalla pianura alla media montagna.

La salamandra di Lanza (Salamandra lanzai), completamente nera, è esclusiva delle Alpi Cozie dove occupa areali molto frammentati.

Raganelle, tritoni sono specie meno comuni.

IL ROSPO NON È IL MASCHIO DELLA RANA!

COME RICONOSCERLI?

I rospi hanno corpo tozzo, pelle asciutta e ricoperta di escrescenze verrucose che possono secernere sostanze tossiche con funzione difensiva. La femmina è più grande del maschio e può raggiungere anche i 15/18 cm di lunghezza.

Il muso è corto e schiacciato.Gli occhi color arancio con pupilla orizzontale. Le zampe posteriori sono corte, più adatte a camminare che a saltare.

La rana è più piccola del rospo (dimensioni normalmente inferiori ai 10 cm). La femmina è sempre più grande del maschio. Il corpo è slanciato e le zampe lunghe le consentono di spostarsi con rapidi balzi. La pelle è liscia e deve mantenersi sempre umida.

DOVE VIVONO ROSPI E RANE?

Il rospo è specie terricola, frequenta una grande varietà di ambienti anche asciutti e dipende dalla presenza di acqua solo per la riproduzione. In autunno trova rifugio nel bosco e va in letargo.

La rana dalmatina vive in ambienti boschivi umidi, anche lontano dall'acqua.

La rana temporaria è una specie terricola (praterie alpine, boschi, arbusteti e prati umidi) si reca in acqua solo per riprodursi e talvolta per svernare.

Tutti hanno abitudini prevalentemente notturne.

MIGRAZIONE PRIMAVERILE E RIPRODUZIONE

Nel Parco naturale dei Laghi di Avigliana, in primavera c’è un gran fermento!

Tra inizio febbraio e fine marzo, rospi, rane e salamandre si trasferiscono dalle aree di svernamento alle zone umide per la riproduzione. In questo periodo sono molto vulnerabili.

IMPORTANZA PER L’AMBIENTE E CONSERVAZIONE

Gli anfibi sono animali importantissimi per l'ecosistema. Si cibano soprattutto di invertebrati e piccoli vertebrati e per questo motivo sono molto utili all’agricoltura. Sono grandi divoratori di insetti fastidiosi per l'uomo come le zanzare e sono determinanti per il mantenimento dell'equilibrio ecologico oltre a svolgere un importante ruolo di bioindicatori della qualità ambientale: sono specie molto delicate e sensibili all’inquinamento.

La conservazione degli anfibi è sempre più minacciata per effetto di vari fattori: cambiamenti climatici con lunghi periodi di siccità, riduzione e frammentazione degli ambienti umidi in cui vivono e si riproducono, mortalità per effetto del traffico veicolare.

COME COMPORTARSI IN CASO DI INCONTRO?

- Evitate di maneggiare anfibi. Se non potete farne a meno assicuratevi di avere mani umide e pulite: la loro pelle è estremamente delicata!
- Se trovate anfibi nel vostro giardino, create un piccolo stagno e lasciate intorno una zona di vegetazione incolta.
- Se percorrendo una strada in auto, incontrate rane, rospi o salamandre, RALLENTATE ed EVITATELI!
- Se durante una gita in montagna trovate esemplari morti di rana, SEGNALATELO! Cambiamenti climatici, virus e batteri costituiscono una minaccia per tutti gli anfibi e negli ultimi anni sono state riscontrate morie di rana temporaria nei laghi di diverse regioni alpine. Il monitoraggio è fondamentale!

Scarica il pieghevole Anfibi: Istruzioni per l'uso

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