ultimo aggiornamento: 16/02/2022

Allestimenti ecomuseali

Negli ultimi anni, all'interno del mulino, nuovi spazi sono stati recuperati ed allestiti per ospitare il ricco patrimonio di attrezzi da lavoro ed oggetti in uso nella vita quotidiana di un tempo, messi a disposizione dalla comunità.

LA CANAPA

Presso il locale della pitä è nato l'allestimento sulla coltivazione e lavorazione della canapa, frutto di una ricerca condotta da Oreste Rey, in collaborazione con la signora Costanza Gautier e i ragazzi delle scuole elementari di Salbertrand, che ha portato alla pubblicazione del Cahier n°4 dell'ecomuseo "'l chinebbu". Accanto ad una dettagliata esposizione di immagini, sono stati raccolti fasci di steli di canapa, trecce di fibra, matasse e gomitoli di filo, sacchi, lenzuola e camicie ricamate, insieme a tutte le attrezzature utilizzate a livello famigliare per la trasformazione della canapa dal seme al capo confezionato.


LA STALLA

Dopo i restauri alla porzione del mulino dedicata all'abitazione del mugnaio, il locale con la volta a botte che ospitava i muli in attesa della macinatura dei cereali è stato attrezzato e trasformato nell'allestimento dedicato alla "stalla" con mangiatoie, basti, selle, finimenti per muli e per cavalli. In un angolo il camino, e accanto, il tavolino con gli attrezzi del calzolaio, a testimoniare un tempo in cui, durante l'inverno, tutti i componenti della famiglia si riunivano al calore della stalla per svolgere piccoli lavori, raccontarsi gli avvenimenti più recenti e le storie e le leggende della tradizione.

LA SCUOLA DI UN TEMPO

Al piano superiore, la vecchia stanza del mugnaio è stata trasformata nella "scuola di un tempo" con i vecchi banchi di scuola, la lavagna, penne, pennini e calamai, portapenne e cartelle di legno, poster e scatole contenenti supporti didattici alle scienze e alla geometria, libri e quaderni di inizio novecento ritrovati in una vecchia casa del paese e l'immancabile stufetta che veniva alimentata dai pezzi di legno che ogni mattina i bimbi portavano da casa.

Tanti oggetti e ricordi a testimoniare un epoca in cui il livello d'istruzione delle alte vallate era superiore a quello delle zone di fondo valle e di pianura ed i capi famiglia ingaggiavano i maestri per istruire i giovani durante l'inverno. Proprio dalle vallate degli Escartons migravano stagionalmente i maestri di scuola che scendevano in Provenza o nel Delfinato e che venivano ingaggiati in Valle di Susa per istruire i bambini durante l'inverno. Le loro storie sono raccontate da famosi romanzieri dell'ottocento quali Delacroix e Victor Hugo.

Il Delacroix in un brano del 1835 descrive "questi maestri brianzonesi, che in qualche fiera d'autunno si vedono passeggiare in mezzo alla gente ed al bestiame di ogni specie, con una penna sul cappello che ne indica l'arte ed il desiderio di ingaggiarsi per l'inverno a prezzo da convenirsi. Essi insegnano a classi diverse durante il giorno e non si rifiutano di rendere servizi domestici nel tempo libero...".

Anche Victor Hugo nel romanzo i "Miserabili" cita la figura dei maestri del Queyras: "Siccome un paesetto di dodici, quindici famiglie non può sempre mantenere un maestro, hanno maestri di scuola pagati da tutta la valle, che percorrono i villaggi e passano otto giorni in questo e dieci in quello, insegnando. Questi maestri di montagna si recano alle fiere ed io li ho veduti. Si riconoscono dalle penne da scrivere nel nastro del cappello. Quelli che insegnano soltanto a leggere hanno una penna, quelli che insegnano la lettura e il calcolo ne hanno due e quelli che insegnano la lettura, il calcolo ed il latino, tre...".

ALLESTIMENTO ETNOGRAFICO

Negli anni le numerose donazioni da parte della Comunità, hanno consentito di creare una ricca esposizione di attrezzi e oggetti in uso nella vita quotidiana, testimonianza della vita contadina legata allo sfruttamento delle risorse del territorio che caratterizzava la civiltà alpina prima dell'avvento dell'industrializzazione e del turismo.
L'allestimento descrive i principali mestieri tradizionali, dal boscaiolo al falegname, dal contadino all'allevatore di bestiame e di api... attraverso gli attrezzi tipici legati alle varie lavorazioni, dall'abbattimento degli alberi al trasporto del legname via fune o su slitte, dall'aratura alla falciatura, alla trebbiatura, alla caseificazione. Per sopperire alla mancanza di alcune attrezzature ormai scomparse e per meglio documentare l'uso di alcuni strumenti esposti, sono stati realizzati dei modellini che illustrano i mestieri del boscaiolo e del falegname.