A occhi e orecchie attente - in queste settimane di novembre - non sarà passato inosservato il passaggio di centinaia di gru in migrazione sopra la Valle di Susa.
A partire dal 2000 in tutto il Piemonte è stata rivelata una tendenza all'incremento dei contingenti migratori autunnali della specie, e in valle di Susa, da alcuni anni, in questa stagione, si osserva un importante passaggio di stormi numericamente consistenti che si spostano dal nord est europeo verso sud ovest e la penisola Iberica, alla ricerca di luoghi caldi in cui svernare. Sempre più frequenti sono tuttavia i piccoli gruppi o i singoli individui che talvolta si fermano durante l'inverno nella pianura piemontese.
La rotta preferenziale porta le gru a costeggiare la fascia pedemontana, a ridosso della pianura, sino al cuneese dove poi attraversano le Alpi, ma condizioni meteorologiche avverse le spingono ad inoltrarsi nelle vallate del torinese ed è proprio in queste situazioni che le vediamo ma soprattutto le sentiamo passare sulle nostre teste.
Sono centinaia, due metri e venti di apertura alare, zampe lunghe, collo snello, volano in perfetta formazione a V viaggiano ad una velocità che può raggiungere i 90 km/h.
Dunque occhi al cielo e orecchie aperte: sulle nostre teste, spesso inosservate, stanno passando le gru!
Foto Giuseppe Roux Poignant