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COLOMBANO ROMEAN TRA STORIA E LEGGENDA

Ecomuseo Colombano Romean

Un frammento di Francia nell'attuale Piemonte: gli ultimi appuntamenti de "Les Alpes en abyme" nelle Cozie. A Salbertrand, presso la sede del Parco del Gran Bosco e dell'Ecomuseo Colombano Romean, in via Fransuà Fontan 1, si svolgerà domani, sabato 19 dicembre alle ore 17.30 l'incontro dedicato a I DOCUMENTI DI COLOMBANO.

L'evento chiude la rassegna di convegni e seminari 2015 "Les Alpes en abyme - Le Alpi nell'infinito" del CeRCA e apre contemporaneamente un nuovo ciclo di incontri a carattere seminariale sulle fonti scritte e la cultura materiale delle Alpi intitolato "Fonti documentarie e materiali per la Storia dell'Alta Dora".

Il nuovo ciclo di incontri culturali si svolgerà nei prossimi mesi a Salbertrand, in collaborazione con l'Ecomuseo grazie alla collaborazione e passione di persone come Piercarlo Pazé, Giovanni Falco, Piero Vironda, Valerio Coletto, Luca Patria, Piergiorgio Corino e Bruno Usseglio e in collaborazione con studiosi francesi della Maison des Sciences de l'Homme-Alpes e dell'ateneo grenoblese.

Come racconta Piero Vironda nel Comunicato Stampa scritto per l'occasione, alcuni studiosi che fanno riferimento al CeRCA , in modo particolare alcuni soci fondatori, lavorano dagli anni Sessanta/Settanta del secolo scorso sulle fonti documentarie francesi e delfinali delle Alpi Cozie medievali e della prima età moderna.

Una documentazione ostica, soprattutto dal punto di vista paleografico e dello stesso lessico tecnico-amministrativo. L'intento è quello è di offrire, a chiunque si voglia impegnare in una analisi dei testi in prima persona, un approccio diretto con siffatte fonti e per l'esordio seminariale si è pensato di dedicare una serata proprio ai documenti di Colombano Romean, a cui è intitolato l'omonimo Ecomuseo, partner storico del Parco di Salbertrand.

Colombano Romean è una figura sospesa tra Storia e Mito, per essere stato l'ideatore e l'esecutore del cosiddetto Pertus di Toullie: un acquedotto scavato nella roccia del versante montano per portare l'acqua nelle frazioni delle Ramats (Chiomonte). Un'opera certo non ordinaria per lo sforzo ideativo e le difficoltà tecniche che dovette superare e come tale già catapultato nella leggenda e nell'affabulazione locali.

Colombano nella memoria orale, Colombano anche nella letteratura, come si sa. Ma l'approccio con le fonti documentarie resta invece ancora da scoprire in tutti i suoi passaggi e con tutte le difficoltà che comporta la lettre bâtarde di seconda maniera di quei rogiti anche per i paleografi più affinati.

Infine una piccola curiosità: a che titolo i documenti di Colombano si trovano dove oggi si trovano? E' un aspetto non secondario per quanto riguarda la trasmissione e la conservazione di tali fonti. Accanto alla lettura dei documenti 'romeanci' rivisti tutti nella loro sincronia, distinguendo gli autentici dalle semplici copie e dalle tradizioni erudite non sempre impeccabili con cui ci sono pervenuti (basti il caso degli equivoci che si generarono nella cattiva lettura del lessema asiamenta = utensili) una seconda parte del seminario tratterà le tecniche con cui si procedeva all'escavazione di tali manufatti prima dell'introduzione della polvere da sparo e dopo, confrontando il Pertus con altri siti delle Alpi occidentali dalla Val Sessera al Monviso. Questa parte sarà trattata da Maurizio Rossi (Antropologia Alpina) e il dibattito che seguirà sarà presieduto dalla più importante archeologa mineraria di tradizione accademica in area francofona:  Marie-Christine Bailly - Maître dell'Université d'Aix-en-Provence e direttrice del Museo minerario di Brandes-en-Oisans (Huez-Isère) - che fu anche la prima archeologa mineraria a ispezionare la miniera di piombo-argentifero del Rouget (Gravere) alla fine del secolo scorso.

Dagli acquedotti alle miniere la cultura materiale delle Alpi Cozie sembra poter conoscere una nuova, innovativa stagione di studi e Salbertrand potrebbe acquisire nella divulgazione di tali temi lo stesso ruolo che ha L'Argentière-la-Bessée (Hautes-Alpes) sul versante francese delle Alpi.