immagine

A PINASCA UN INCONTRO SPECIALISTICO SULLE PROBLEMATICHE SOLLEVATE DAL RITORNO DEL LUPO

Ente Parchi Alpi Cozie

Venerdi 1 aprile il Sindaco di Pinasca (TO) ha convocato una riunione specialistica per affrontare le problematiche sollevate dal ritorno del lupo. Roberto Rostagno con il suo vice Igor Bonino e gli assessori Richiardone e Prot hanno invitato i responsabili del Progetto Life WolfAlps - area Alpi Cozie - Ramassa e Giunti e i rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato De Luca, Novero e Buonpane, nuovo comandante di Perosa Argentina; presenti anche la Città Metropolitana con il settore Ambiente (Lingua) e il settore Tutela Fauna e Flora (Ariemme, Teppati e il biologo Campra) e l'AslTO3 rappresentata dal veterinario Bruno Mauro. Ha assistito anche Laura Zoggia, Sindaco di Porte e Presidente dell'Unione dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca.

Gli esperti hanno spiegato le dinamiche dei branchi, le stime attuali della popolazione nazionale e locale, le cause principali della ricomparsa dei lupi, il loro status di protezione legale sia italiano sia europeo. Il guardiaparco Arcangelo Vita dei Parchi Alpi Cozie ha descritto il monitoraggio in corso intorno a Pinasca dove, in tutto l'inverno, sono stati tracciati due esemplari una sola volta.

Il Sindaco Rostagno ha illustrato gli avvistamenti degli ultimi mesi e gli animali, sia domestici che selvatici, trovati mangiati. Ha fatto presente la realtà rurale "sommersa", cioè pensionati o privati che, senza essere ufficialmente allevatori, mantengono poche caprette o pecore sparse intorno all'abitato senza recinzioni, senza abitudine al ricovero notturno e senza particolari precauzioni. La preoccupazione che il ritorno del lupo elimini queste piccole attività economiche è fondata e aveva indotto l'Amministrazione a scrivere una lettera al Prefetto.

I tecnici hanno confermato la presenza dei lupi, anche se non tutti gli avvistamenti e le predazioni sono responsabilità loro - ad esempio, l'anno scorso un cane lupo cecoslovacco è stato recuperato dopo giorni di vagabondaggio. Il monitoraggio delle tracce, la raccolta di escrementi, la verifica delle predazioni, condotti da personale formato, costituisce il dato scientifico e accerta se si tratta di individui isolati o se si sta insediando un nuovo branco.

Il ripopolamento delle Alpi da parte dei lupi è ormai in atto e si stabilizzerà progressivamente nei prossimi anni.

L'esperienza dell'Alta Valle di Susa - dove da oltre vent'anni si sono stabiliti due branchi - è preziosa per evitare allarmismo, odio o paure ingiustificate. Certamente devono cambiare abitudini consolidate e devono essere messi in atto sistemi di allevamento nuovi.

Il progetto europeo Life WolfAlps mette a disposizione strumenti e persone, tra cui una veterinaria, cani da guardiania, corsi di formazione e serate informative ed è pronto, insieme al Corpo Forestale dello Stato e all'AslTO3, a verificare ogni predazione o avvistamento se viene tempestivamente avvisato.

Gli amministratori presenti non hanno risolto tutte le loro preoccupazioni, ma hanno aperto la strada a future collaborazioni serie e concrete, le uniche in grado di ridurre l'inevitabile conflitto tra uomo e lupo a un livello sopportabile.