immagine
Photo Credit D. Giuliano

Affamati o uomo-dipendenti?

Ente Parchi Alpi Cozie

fauna selvatica

Dare da mangiare agli animali selvatici è una pessima e dannosa abitudine, parola di guardiaparco!

Capiamo le ragioni con l'aiuto del guardiaparco Davide Giuliano che ci invita a fuggire l'interferenza con i selvatici a favore di un rapporto sano con la natura.

Una volpe si avvicina furtiva… uno stambecco ci guarda curioso a pochi metri di distanza… un germano reale ci segue imperterrito mentre camminiamo sulla sponda di un lago…

Il primo pensiero che passa per la testa a molti di noi umani è “Vorranno del cibo? Oh, poverini, saranno talmente affamati che sfidano addirittura la paura per l’uomo per ottenere qualcosa da mangiare!" e l’esperienza spesso si conclude con il lancio di un pezzo di pane, fomaggio, prosciutto o altro cibo.

Non possiamo farci nulla. È la tendenza innata dell’uomo a prendersi cura di ciò che consideriamo dei “cuccioli” (a patto che siano pelosi o pennuti: avete mai visto qualcuno dare da mangiare a un ragno?!), ma che in questo caso sono in realtà degli animali selvatici perfettamente capaci a badare a se stessi.

Vedere da vicino gli animali è sempre un’emozione unica, ma non dobbiamo cadere nel tranello. Infatti, accade molto spesso che alcune specie (cosiddette “opportuniste”) si abituino alla presenza umana, imparando la possibilità di ottenere cibo facile, ma sviluppando comportamenti totalmente anomali rispetto alla maggior parte dei loro conspecifici. Essi chiedono letteralmente l’elemosina!
Ad esempio, ai Laghi di Avigliana svernano ogni anno circa un migliaio di germani reali, ma solo poche decine si avvicinano ai turisti in cerca di cibo. Sorprendentemente, il problema si verifica anche in quota, in alcune zone molto frequentate del Parco naturale Orsiera Rocciavré, dove gli stambecchi hanno imparato a non temere gli escursionisti, anzi spesso mostrando una anomala curiosità per il loro panino… E addirittura può capitare che delle volpi arrivino a lasciarsi accarezzare in cambio di un bocconcino: inutile dire che non si tratta di una situazione normale e soprattutto sana (per la volpe). Provate ad immaginare cosa accadrebbe se ad abituarsi a ricevere cibo dall’uomo fosse un lupo...

Gli americani usano dire “A fed fox is a dead fox (“Una volpe alimentata dall’uomo è una volpe morta”). E’ un modo crudo ma efficace per dire la verità su questo tema, non solo riguardo la volpe. In generale, dobbiamo essere consapevoli che dare da mangiare agli animali selvatici ha degli effetti negativi per la fauna che alimentiamo, per l’ecosistema, e in certi casi anche per l’uomo.

Nel caso di predatori come la volpe, gli individui alimentati dall’uomo spesso si disabituano a cacciare e come detto diventano molto confidenti con le persone. Ciò li espone da un lato al rischio di morire di fame nel caso in cui l’alimentazione umana si interrompesse (ad es. in zone in cui vi è una presenza umana regolare solo in estate, come in montagna); dall’altro aumenta il rischio di uccisione da parte di cacciatori/bracconieri, o di investimento presso centri abitati. Inoltre, non sono secondarie le ripercussioni legate al tipo di cibo somministrato dall’uomo, spesso per nulla adatto alle esigenze nutrizionali e fisiologiche di queste specie. Infine, un carnivoro troppo confidente avrà più facilità ad avvicinarsi ad esempio ai pollai nei nostri giardini (o alle greggi nel caso del lupo), e potrebbe anche arrivare a mordere, con conseguenze sanitarie non indifferenti per la persona malcapitata (es. il morso di una volpe potrebbe trasmettere la rabbia).

Anche il gesto “innocente” di dare del pane alle anatre può essere dannoso, in quanto questo alimento non è per nulla adatto alla dieta di questi volatili erbivori, i quali richiedono un rapporto ben bilanciato di sostanze nutritive e minerali, naturalmente presente nel cibo che si procacciano in autonomia. Un germano reale con lo stomaco pieno di pane si sentirà sazio, e non sentirà il bisogno di cercare altro cibo per lui essenziale. Ad esempio, una carenza di calcio può compromettere il corretto sviluppo di penne e piume, nonché del prezioso guscio delle uova, con serie conseguenze anche sulla riproduzione di queste specie.

Un ultimo aspetto a cui occorre prestare attenzione è la gestione dei nostri rifiuti, soprattutto quelli organici, sia a casa che negli ambienti naturali. E’ bene smaltirli in modo adeguato, senza lasciare avanzi di cibo nella disponibilità della fauna che vive nei dintorni. Anche una compostiera mal gestita o l’abbandono di rifiuti sono azioni che possono favorire la dipendenza dall’uomo degli animali selvatici.

Osservare la fauna selvatica nel suo ambiente è un’esperienza indimenticabile, soprattutto se la nostra presenza non interferisce con gli animali, regalandoci un rapporto sano con la natura.

Una volpe si muove furtiva, curiosa dentro la tana di una marmotta, annusa a terra e poi l’aria, ci vede! Si allontana con tranquillità…

Potrebbe interessarti anche...