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Oulx: 11a giornata delle Minoranze Linguistiche - Occitano, francoprovenzale e francese

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Alla vigilia della Fiera Franca di Oulx la Giornata delle minoranze linguistiche storiche

Sabato 1 ottobre ritorna l’appuntamento con la giornata culturale dedicata alle minoranze linguistiche che introduce la 528a Edizione della Fiera Franca del Gran Escarton che si tiene sempre la prima domenica di ottobre.

La giornata di sabato inizia alle 10,30 all’Istituto Istruzione Superiore Des Ambrois con un colloquio titolato “Erbe e antichi rimedi della Valle di Susa per i giovani di oggi: un tesoro per le nuove generazioni”, con presentazione del libro “Manuale di Naturopatia Alpina” a cura dell’Associazione culturale Natura di Luce. L’argomento è rivolto al giovane pubblico, infatti verranno approfonditi argomenti relativi all’antico uso popolare di erbe locali per affrontare vari disturbi e problematiche degli adolescenti, dall’acne ai disturbi del ciclo mestruale, dall’ansia ai dolori e contusioni degli sportivi. L’Associazione ha svolto negli ultimi 20 anni, una ricerca etnobotanica nelle valli del Piemonte e in Valle di Susa in particolare, intervistando centinaia di anziani, per salvare dall’oblio della memoria un patrimonio di saperi che altrimenti si sarebbe perso. Queste conoscenze in particolare riguardavano l’utilizzo della flora locale a scopo curativo e culinario. Nella ricerca si sono anche recuperati i nomi nelle lingue locali occitano e francoprovenzale con cui venivano chiamate le piante medicinali, termini che si stavano perdendo anche loro. Il lavoro è quindi servito a recuperare una parte del patrimonio etnolinguistico, grazie alla collaborazione con gli sportelli linguistici della valle che fanno capo alla rete dei Comuni della Valle di Susa di cui è capofila la Città Metropolitana di Torino per i progetti riguardanti la tutela delle minoranze linguistiche storiche occitano, francoprovenzale e francese, Legge 482/99.

Nel pomeriggio i lavori continuano con la presentazione del libro, fresco di stampa Lou Medalhoun: racontes francoprovensal” di Marco Rey (Ed. Chambra d’Oc). Sono pubblicati otto racconti del fascinoso mondo trascorso, che da anni giacevano nel cassetto dell’autore, al quale capita spesso di trovarsi a raccontare leggende della tradizione orale francoprovenzale, sovente comune a tutto l’arco alpino. Sono leggende che ieri come oggi fanno riflettere su temi quali il difficile rapporto con la morte, affrontato e raccontato nella nostra tradizione orale, così come vengono raccontate le complessità e le difficoltà di tutti i giorni. Fatti immaginari, situazioni realmente accadute e tutto il mondo magico di cui spesso tutti abbiamo bisogno. In questo libro l’autore ha cercato di trasmettere queste percezioni, per non dimenticare il nostro vissuto, quanto ci è stato trasmesso, e per permettere a ciascuno di sognare, sospirare, abbandonare un attimo la realtà, per scoprire che, forse questo mondo non è così immaginario.

Si prosegue con la presentazione del libro Las aventuras de PINÒQUI: istòria d’una marioneta”, tradotto da Arturo Viano in occitano alpino orientale. Il libro è edito da Chambra d’Oc, curato per l’editing da Gianna Bianco e impreziosito dai disegni originali di Marco Bailone. E sarà proprio Gianna Bianco ad introdurre la presentazione e a dialogare con Arturo Viano, che già in anni precedenti si era cimentato nella traduzione di due novelle di Giovanni Verga. Carlo Collodi “Las aventuras de Pinòqui” a partire dal testo italiano “Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino” è un lavoro prezioso che dimostra quanti passi avanti ha compiuto la lingua occitana, che fino agli anni settanta nelle valli era quasi esclusivamente usata come lingua orale. Scelta nuovamente la variante linguistica alpino orientale, utilizzata secondo quella che è detta "grafia normalizzata", il traduttore ha operato rispettando sostanzialmente le indicazioni della Commissione Internazionale per la Normalizzazione Linguistica dell'Occitano Alpino, sia in fatto di grammatica che di vocabolario e procedendo al tempo stesso ad un ulteriore ampio recupero di voci, espressioni e costruzioni sintattiche, tratte dall'uso delle Valli, nonché a qualche ulteriore prestito dall'Occitania Granda. L'autore ha cercato, attraverso tale traduzione, di fornire un valido esempio delle potenzialità dell'occitano alpino, in grado di esprimere non solo la realtà concreta della vita pratica, ma anche quella più astratta ed evanescente dei sentimenti e delle emozioni. 

Il pomeriggio culturale si chiude con la presentazione del libro “Manuale di Naturopatia Alpina” (Ediz. Ass. Natura di Luce) rivolta questa volta a tutti, dove l’Associazione, oltre ad approfondire temi della medicina popolare attinenti al territorio, parlerà dei fitonimi di alcune piante in occitano e francoprovenzale e degli antichi usi popolari delle erbe della tradizione valsusina. Si evidenzierà come spesso molti nomi erano già rivelatori delle proprietà e usi medicinali delle piante o di altre loro curiose caratteristiche. Nell’intervento verranno illustrate anche alcune di queste piante che hanno un uso specifico ed esclusivo proprio di questa valle, tra l’altro molto interessante anche per disturbi di grande attualità. Il libro è un vademecum completo sulla Naturopatia alpina nostrana, con centinaia di rimedi popolari per tutti i disturbi e patologie più comuni, sia umani che veterinari, usi domestici e cosmetici. Sono presentate anche le piante commestibili, con ricette culinarie della tradizione. La pubblicazione ha il contributo intellettuale di Chambra d’Oc, che ha curato la traduzione delle ricette di alcuni degli antichi manoscritti citati.

A conclusione della giornata, alle ore 21 serata di balli occitani con il gruppo SAKIFLÒ, nato all'inizio del 2016 nel territorio cuneese, risente delle vive tradizioni musicali delle vallate circostanti. Quattro musicisti, provenienti da ambienti musicali diversi, decidono di unire le forze per dare vita ad un progetto di bal folk che spazia dalle courente tradizionali delle valli occitane alle ipnotiche melodie bretoni, per arrivare ai ritmi incalzanti del Poitou. In questi anni hanno portato il loro repertorio in giro per il nord Italia, animando decine di feste da ballo e aprendo concerti di gruppi noti come L'Orage, Accordzêam e Lyradanz. Dopo la pausa forzata, causa pandemia, hanno riabbracciato gli strumenti con rinnovato entusiasmo, con tanta voglia di tornare a suonare e a far ballare il pubblico. I Sakiflò sono: Luca Dutto (organetto), Marianna Giraudo (flauto traverso), Tommaso Massardi (saxofono), Carlo Pignatta (chitarra acustica).

L’evento è promosso dalla Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, dal Comune di Oulx ed è ideato e realizzato dalla Chambra d’Oc.

Info: cell. 328-3129801 chambradoc@chambradoc.it - www.chambradoc.it https://www.facebook.com/chambradoc/ e https://www.facebook.com/groups/lingua.oc.fp.fr/

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