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Il branco di ibridi lupo cane - frammento video d'archivio Parchi Alpi Cozie

Inizia la seconda sessione di catture degli ibridi lupo-cane in Valle di Susa

Ente Parchi Alpi Cozie

Dalla giornata di lunedì 27 marzo 2023 è ripresa nel Comune di Villar Focchiardo (TO) la complessa operazione di neutralizzazione riproduttiva del branco di ibridi lupo-cane insediatisi nel territorio.
Si tratta della seconda finestra di tentativi, dopo che lo scorso mese di ottobre era stato catturato un giovane del branco, ribattezzato Benny. L’animale presentava caratteristiche morfologiche tipiche del lupo, ma dalle analisi genetiche era risultato ibrido quindi era stato infertilizzato e liberato per tornare a vivere all’interno del suo branco dove è ancora presente come dimostrano i numerosi recenti avvistamenti tramite fototrappole.

Il branco di ibridi lupo-cane
La “famiglia” di Benny è stata oggetto di attenzioni particolari da parte del personale dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie a partire da gennaio 2020 quando un lupo dal manto particolarmente chiaro – poi ribattezzato il Biondo – era stato avvistato all’interno del Parco Orsiera-Rocciavré. Dalle successive attività di studio era emerso che il Biondo aveva costituito una coppia alpha, quindi riproduttiva, con una lupa pura e le analisi genetiche condotte su alcune fatte durante il monitoraggio 2020-2021 ne avevano certificato il DNA ibrido lupo-cane, dimostrando per pedigree che si tratta del figlio di una femmina incrociata insediata nella zona di Acqui Terme (AL). Attualmente il branco del Biondo continua a frequentare i territori della destra orografica della Bassa Val di Susa insieme ad alcuni giovani delle cucciolate precedenti, di cui alcuni chiari come il padre e altri normotipi come la madre. Benny, che dopo la cattura e il rilascio dello scorso ottobre gode di ottima salute, è nato dalla coppia nel 2022.

Per ulteriori approfondimenti sull’ibridazione lupo-cane: https://www.parchialpicozie.it/news/detail/20-08-2022-ibridazione-tra-lupo-e-cane/
Per ulteriori approfondimenti sul Biondo della Valle di Susa: https://www.parchialpicozie.it/news/detail/27-09-2022-ibridazione-il-biondo-della-valle-di-susa-impone-una-nuova-sfida/
Per un resoconto della cattura di Benny: https://www.parchialpicozie.it/news/detail/28-10-2022-catturato-infertilizzato-e-liberato-il-primo-lupo-cane-ibrido-in-piemonte/
Per un approfondimento sulle condizioni di Benny: https://www.parchialpicozie.it/news/detail/22-11-2022-il-lupo-cane-ibrido-infertilizzato-branco-di-origine/

La campagna di catture
Poiché il pericolo ibridazione con i cani nella popolazione italiana di lupo è considerata una delle principali minacce alla conservazione della specie selvatica, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, insieme alla Città Metropolitana di Torino e alla Regione Piemonte, e sotto la supervisione scientifica di Francesca Marucco dell’Università di Torino e del progetto Life WolfAlps Eu, ha richiesto e ottenuto da ISPRA e dal Ministero della Transizione Ecologica l’autorizzazione per la neutralizzazione riproduttiva di tutti gli ibridi lupo-cane appartenenti al branco. Si tratta di un progetto pluriennale, in cui si è inserita la campagna dello scorso ottobre, che ha portato alla formazione di una squadra di trapper, coloro che sono incaricati fisicamente della cattura, composta dal biologo Luca Anselmo e dal personale dei Parchi Alpi Cozie coadiuvati da un gruppo di anestesisti-veterinari coordinati dal dott. Luca Rossi della facoltà di veterinaria dell’Università di Torino e dal personale del Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco che si occupa della componente chirurgica.

Le aree di cattura
Dopo che la campagna di ottobre si era svolta all’interno del Parco Orsiera-Rocciavré, le intense attività di fototrappolaggio hanno osservato che il branco si è spostato nel corso dell’inverno in una zona esterna al parco, sempre nel Comune di Villar Focchiardo. In accordo con l’amministrazione comunale e gli attori del territorio, per le catture è stata scelta un’area di scarsa frequentazione turistica, in una stagione poco significativa per le attività agro-silvo-pastorali in modo da arrecare minor disturbo possibile alle attività umane della zona. Da un punto di vista amministrativo, il Sindaco Emilio Chiaberto ha emesso un’ordinanza che, per motivi scientifici, vieta l’accesso a due brevi tratti di sentiero interessati dalla presenza delle trappole. La zona è presidiata dagli agenti della Città Metropolitana di Torino, dal personale della Polizia Municipale e dai Carabinieri Forestali che hanno il compito di informare la popolazione sulle attività in corso.

Le modalità di cattura
In accordo con ISPRA il personale delle Aree Protette delle Alpi Cozie ha studiato una serie di procedure per rendere la presa del lupo meno traumatica per l’animale. La squadra di cattura, composta dal trapper, da un veterinario e da due aiutanti agenti del Parco e della
Città Metropolitana, è a disposizione h24 in prossimità dell’area in cui sono installate le trappole, cioè gli strumenti approvati e studiati per non arrecare alcun danno al lupo. In caso di attivazione, le trappole inviano un sms alla squadra che le raggiunge a piedi in pochi
minuti consentendo al veterinario di anestetizzare l’animale per il trasporto a valle dove è presente la clinica mobile del CANC per le successive analisi.

L’infertilizzazione
Poiché l’obiettivo della campagna è neutralizzare il potere riproduttivo degli ibridi lupo-cane, senza alterarne le condizioni di salute e di vita sociale nel branco allo stato selvatico, le direttive di ISPRA prevedono il ricorso all’infertilizzazione dei lupi catturati e non alla loro sterilizzazione. Significa che l’operazione chirurgica, breve e poco invasiva, ha il solo scopo di impedire la fecondazione, senza privare l’animale delle gonadi e del suo naturale sviluppo sessuale. Come ha dimostrato l’esperienza osservata dopo la liberazione di Benny poche
ore dopo il risveglio dall’anestesia, gli ibridi infertilizzati ritornano all’interno del loro branco, occupando il ruolo sociale che avevano prima dell’operazione, senza però la possibilità di riprodursi e di trasmettere alla prole una genetica impura.

Comunicato stampa: cs_cattura_ibridi.pdf