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Nido artificiale passera lagia - Foto S. Alberti

Il ritorno della Passera lagia

La passera lagia (Petronia petronia) è un passeriforme della famiglia Passeridae simile ad una femmina di Passera d’Italia e Passera europea da cui si distingue principalmente per l’evidente macchia gialla sul petto. Distribuita nel sud Europa, è particolarmente legata ad ambienti aperti e zone assolate. È una specie tipicamente mediterranea, diffusa nel sud Italia, ma è anche segnalata sporadicamente sulle Alpi Occidentali.
Da anni una polazione di passera lagia nidifica nei prati sfalciati e pascolati dell'Alta Valle di Susa, in due Zone Speciali di Conservazione in gestione ai Parchi Alpi Cozie, ed è monitorata dai guardiaparco del Parco naturale della Val Troncea.

Tipicamente gregaria, si riproduce ai margini dei villaggi montani dove predilige costruire i suoi nidi in buchi profondi in edifici diroccati, senza disdegnare cavità negli alberi e tra le rocce o le cassette nido appositamente predisposte per la ricerca scientifica.

Dal 1988 al 2013 la popolazione è stata oggetto di studio nell'ambito del “Progetto Petronia”, curato dal Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria con altre università europee e l’Università di Calgary in collaborazione con l'ex ente di gestione del Parco Val Troncea, che ha studiato l’influenza delle variazioni climatiche e paesaggistiche sulla dinamica di popolazione, strategia trofica, sopravvivenza locale e dispersione. La popolazione valsusina infatti è stata identificata come un buon modello per valutare gli effetti delle variazioni climatiche. In queste condizioni ambientali, infatti, i parametri e le performance riproduttive hanno dimostrato di essere maggiormente influenzati da variazioni di temperatura e precipitazioni rispetto a siti meno marginali e più favorevoli per la specie. I risultati dello studio confermano che i cambiamenti climatici sulle Alpi favoriscono la Petronia petronia garantendo un più alto successo di allevamento delle nidiate e del numero medio di involati e un periodo di riproduzione più lungo. 

Ancora oggi, a progetto terminato, i guardiaparco del Parco della Val Troncea si occupano della manutenzione delle cassette nido e del monitoraggio della specie

In questi giorni i guardiaparco stanno aprendo le cassette nido, accuratamente imballate lo scorso autunno, in attesa del ritorno della passera lagia.