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Sottoscritto un "Memorandum of understandings" tra Ente di Gestione Aree Protette Alpi Cozie e Università dell'Arizona

Ente Parchi Alpi Cozie

università Arizona

Siamo talmente abituati a passeggiare sui pascoli delle nostre valli da non renderci conto del valore ambientale e di biodiversità che essi rivestono, non solo a livello nazionale.

Eppure gli ecosistemi legati ai rangeland (questo è il nome riservato a livello internazionale ai sistemi pascolivi estensivi comprendenti praterie, arbusteti, boschi, formazioni umide e desertiche) sono habitat importanti per molte specie animali e vegetali e supportano la sopravvivenza di migliaia di allevamenti negli Stati Uniti come in Europa. Tuttavia, mentre la Comunità Europea da anni incoraggia il pascolamento quale strumento fondamentale per conservare la biodiversita’ dei pascoli montani, negli Stati Uniti i benefit ambientali forniti dal pascolamento e dalla presenza di mandrie non sono sempre riconosciuti dall’opinione pubblica".

Le azioni di conservazione e recupero delle praterie xerotermiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale, messe in atto nell'ambito del Progetto Life Xerograzing, dai Parchi delle Alpi Cozie, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell' Università degli Studi di Torino hanno consentito di acquisire una quinquennale esperienza in materia. Grazie alla Dottoressa Alessandra Gorlier, ricercatrice presso questa Università, si è creato un ponte ideale con gli Stati Uniti. Infatti, per consentire uno scambio di conoscenze e lo svolgimento di ricerche finalizzate a una gestione razionale delle praterie montane e degli habitat e sistemi pascolivi associati, l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e la School of Natural Resources and the Environment dell’Universita’ dell’Arizona, presso Tucson (AZ, USA) hanno firmato un accordo di collaborazione (Memorandum of Understanding, MOU).

Attraverso questo accordo, Mitch McClaran, professore in Range Management e direttore dell’Arizona Experiment Station presso l’Università dell’Arizona, lavorerà a fianco dei Parchi delle Alpi Cozie su progetti di interesse comune ed attività relativi alle risorse naturali ed alla loro gestione sostenibile.

Sono molto felice per questo accordo e non vedo l’ora di visitare e conoscere meglio i Parchi Alpi Cozie e di condividere queste esperienze con gli studenti dell’Universita’ dell’Arizona”, ha dichiarato il Prof. McClaran. “Vorrei anche ringraziare la Dott.ssa Alessandra Gorlier che recentemente e’ entrata a far parte dello staff dell’Universita’ dell’Arizona dopo aver lavorato per piu’ di 20 anni sulle Alpi su progetti di ricerca con l’Università di Torino e i Parchi delle Alpi Cozie. Senza di lei, questo accordo non sarebbe stato possibile”.

Anche il Presidente dell'Ente Parco, Stafano Daverio, si dichiara soddisfatto della sottoscrizione dell'accordo bilaterale: "Il Memorandum d'intesa esprime una chiara convergenza di interessi tra l'Ente Parco e l'Università dell'Arizona presso cui attualmente lavorano ricercatori italiani che ben conoscono le Aree Protette delle Alpi Cozie. L'accordo consentirà un proficuo scambio di competenze ed offrirà la possibilità di lavorare in attività di campo e di sviluppo con una Università americana di alto prestigio che, tra l'altro, gestisce la serie di dati vegetazionali più antica nel mondo, confermando sinergie con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari della Università degli Studi di Torino, con cui l'Ente collabora da diversi anni"

Il Memorandum propone opportunità di collaborazione in una vasta gamma di attività relative alle risorse naturali ed alla loro gestione sostenibile, tra cui la collaborazione tra gestori del parco e ricercatori sulla pianificazione, l'implementazione e la valutazione delle pratiche di gestione e di progetti di ricerca e gestione, attività sul campo tra gestori del parco e ricercatori, attività educative tra gestori del parco e studenti dell'Università dell'Arizona.

Già a partire da questa estate, gli studenti dell’Università dell’Arizona potranno trarre vantaggio dalle nuove  opportunità di ricerca e formazione offerte dal MOU. A giugno, McClaran e Gorlier condurranno un programma di Studio in Italia per l’Università dell’Arizona. Gli studenti avranno modo di conoscere personalmente la biodiversità, i sistemi pascolivi ed i prodotti locali dei Parchi delle Alpi Cozie e del Parco nazionale Gran Paradiso.

 

Monitoraggio della vegetazione nelle praterie dell'Arizona (Foto Università dell'Arizona) e nelle Oasi Xerotermiche della Valle di Susa (Foto Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari della Università degli Studi di Torino)

 

Le trasformazioni del paesaggio nelle praterie desertiche dell'Arizona: anno1931- 2017 (Foto Università dell'Arizona)

 

Il pascolamento del bestiame nelle praterie desertiche dell'Arizona: anno1924- oggi (Foto Università dell'Arizona)

Gestione razionale delle praterie montane e degli habitat e sistemi pascolivi associati nelle Oasi Xerotermiche della Valle di Susa (Foto progetto Life Xerograzing)