Un nuovo video del guardiaparco Bruno Usseglio sul canale YouTube Parchi Alpi Cozie
Camminando all'aperto sarà capitato di giungere su un terreno intriso e ricco d'acqua, dove si procede con cautela per cercare di non perdere l'equilibrio. Si tratta delle zone umide in cui la cui presenza dell'acqua non è percepibile come in uno stagno o un lago. Tra queste, le torbiere sono caratterizzate dall'avere il suolo costantemente o per lungo tempo inondato e impregnato e ricoperto da vegetazione specializzata come sfagni, muschi e altre specie erbacee.
Le istituzioni Europee, gli Stati nazionali, gli Enti territoriali e gli Istituti di ricerca rivolgono una particolare attenzione alle zone umide. La conoscenza di questi habitat delicati e fragili necessita di uno studio accurato, approfondito e ripetuto nel tempo...
Questo è il racconto di quello che sta accadendo nei territori dei Parchi Alpi Cozie, dove un team di esperti, in collaborazione con altri Istituti e Università, seguendo le indicazioni contenute nella Direttiva Habitat, sta conducendo un monitoraggio per verificare e garantire il mantenimento del migliore stato di conservazione.
Si ringrazia Alberto Selvaggi (tecnico botanico dell'IPLA) e Alessandra Gorlier (ricercatrice dell'Università dell'Arizona), il personale dell'Ente Parchi Alpi Cozie.