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Photo credit Massimiliano Pons

Avvelenamento da piombo: una minaccia per aquile e avvoltoi

Ente Parchi Alpi Cozie

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Un recente articolo pubblicato sulla rivista scientifica Science of the Total Environment edita da Elsevier, dal titolo "Lead contamination in tissues of large avian scavengers in south-central Europe" rivela i gravi danni causati su aquile e avvoltoi dall'intossicazione da piombo contenuto nelle munizioni.

Lo studio è stato condotto tra il 2005 e il 2019 su una vasta area compresa tra Italia (Sardegna esclusa), Francia, Svizzera e Austria da un team tutto italiano costituito da personale del Parco nazionale dello Stelvio, della Provincia di Sondrio, dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini” e da ISPRA. Altri enti, tra cui l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie, hanno collaborato fornendo animali recuperati morti per le analisi.

Da tempo è nota la pericolosità del piombo per la salute umana e animale: provoca una grave forma di avvelenamento conosciuta con il nome di saturnismo. Una volta assorbito dall'organismo, il piombo si può accumulare con effetti dannosi anche a basse dosi, causando malattie a livello cardio-vascolare, renale, digestivo, riproduttivo, con effetti tossici anche sul sistema nervoso.

I rapaci sono esposti al piombo quando si nutrono di una preda avvelenata, direttamente da proiettili al piombo o indirettamente per assunzione attraverso le catene alimentari (talvolta sono anche bersaglio di armi da fuoco, ma questo è un altro discorso...). I proiettili, una volta esplosi, si frammentano all'impatto producendo minuscole particelle che possono essere più facilmente corrose dai loro potenti succhi gastrici e più velocemente assimilate dall'organismo se ingerite.

Durante la ricerca sono stati raccolti e analizzati complessivamente 595 campioni di tessuto da 252 carcasse di 4 specie (aquila reale, gipeto, grifone, avvoltoio monaco).

I risultati indicano che il 44% degli individui è contaminato acutamente o cronicamente da piombo di origine venatoria: le munizioni in piombo impiegate nella caccia si rivelano la principale fonte di avvelenamento per questi animali.

Le concentrazioni di piombo nei tessuti e l'incidenza di avvelenamento sono risultate più elevate nelle aquile reali e nei grifoni rispetto a gipeti e avvoltoi monaci, probabilmente a causa delle diverse abitudini alimentari. In tutte le specie è stato riscontrato un rapido aumento dei valori di piombo con l'età.  

I risultati della ricerca dimostrano che l'avvelenamento da piombo influisce sulla demografia di queste specie longeve con una maturità sessuale ritardata e un basso tasso di riproduzione.

Lo studio va a fornire importanti elementi a supporto dell’istruttoria che l’ECHA Agenzia Chimica Europea sta svolgendo su incarico della Commissione Europea per arrivare al bando generalizzato dell’uso del piombo nelle munizioni per la caccia. Esistono peraltro in commercio munizioni senza piombo a costi comparabili.

Si ricorda che in Italia, dal 2007, con Decreto del Ministro dell’ambiente 184 è vietato l'utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide, quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce, salata, salmastra, nonché nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne nelle Zone speciali di Conservazione designate ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e nelle Zone di protezione speciale per gli uccelli selvatici. Dal 15 febbraio 2021 è in vigore (con un periodo di transizione di 24 mesi) il regolamento della Commissione Europea 2021/57, che vieta l'uso di munizioni contenenti piombo all'interno o intorno alle zone umide.

Come precisato da ISPRA, "l’impiego del piombo non rappresenta solo un pericolo per i rapaci e per altre specie di uccelli selvatici, ma è fonte di inquinamento ambientale e costituisce una minaccia per la salute di chi consuma carne di selvaggina".
Per meglio comprendere queste problematiche vi rimandiamo ad uno studio pubblicato nel 2012 da ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: Il piombo nelle munizioni da caccia: problematiche e possibili soluzioni.

Clicca qui per leggere l'articolo completo "Lead contamination in tissues of large avian scavengers in south-central Europe" pubblicato sulla Rivista Science of the Total Environment (disponibile gratuitamente fino al 29 aprile).

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