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Photo credit Silvia Alberti

A Cazorla il Congresso Internazionale sul Gipeto 2018

Ente Parchi Alpi Cozie

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I Parchi delle Alpi Cozie hanno partecipato al Congresso Internazionale sul Gipeto 2018, tenutosi a Cazorla in Andalusia – Spagna dal 9 all'11 Novembre. Il congresso è organizzato tutti gli anni dalla V.C.F. (Vulture Conservation Foundation) e favorisce lo scambio di informazioni ed esperienze sugli avvoltoi in Europa e non solo.

Oltre a presentare un quadro completo sulla presenza e la conservazione della specie in Europa, si sono discussi problemi riguardanti le cause di mortalità, genetica e riproduzione del gipeto.

Importante per il futuro della specie è la creazione di un corridoio di collegamento tra le popolazioni alpine e quelle spagnole (pirenaiche ed andaluse) per poter in seguito gettare ponti con quelle del nord Africa a ovest e quelle balcaniche a est.

Si calcola che circa 300 gipeti siano presenti sulla catena alpina con una cinquantina di coppie territoriali e nidificanti, per lo più allocate nelle Alpi centrali. Purtroppo la popolazione alpina ha una scarsa variabilità genetica che potrebbe pregiudicarne la sopravvivenza futura.  Inoltre sulle Alpi, soprattutto quelle centrali ed orientali, persiste il problema del saturnismo cioè l'intossicazione degli avvoltoi dovuta all'assunzione di piombo proveniente da carcasse o resti di animali abbattuti nel corso dell'attività venatoria.

Per il 2019 sulle Alpi sono previsti 2 rilasci di giovani gipeti, in Svizzera e in Austria.

Il Parco delle Alpi Cozie  ha presentato la storia di Palanfrè, il gipeto femmina bianco seguito da 10 anni dal nostro personale e morto tragicamente alla Novalesa nel marzo di quest'anno. Un caso di morte multifattoriale, che solo l'autopsia eseguita dalla Dott.ssa E. Frine Scaglione dell'Università di Torino ha potuto chiarire.

Degna di nota è la constatazione che con lo spaventoso tracollo delle popolazioni di avvoltoi indiane e africane, dovuto all'impiego del Diclofenac, un farmaco anti-infiammatorio utilizzato negli animali domestici, la popolazione europea risulta una delle più importanti al mondo. Questo motivo dovrebbe aumentare il senso di responsabilità degli stati europei nella conservazione e tutela di questo importante gruppo di animali.

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