Uscito di recente su Piemonte Parchi, un articolo di Furio Chiaretta, giornalista e "sentierologo" autore di articoli e guide su escursioni e sentieri delle Alpi, che propone alcuni itinerari nel Parco del Gran Bosco di Salbertrand con suggerimenti per una mobilità più sostenibile.
"L'emergenza climatica ci impone di utilizzare di meno le auto e di cambiare abitudini: si potrebbe iniziare dagli spostamenti nel tempo libero, utilizzando il treno invece dell'auto per raggiungere i sentieri nei parchi..."
Salbertrand è comodamente raggiungibile in treno lungo la linea ferroviaria Torino-Bardonecchia; in poche centinaia di metri a piedi dalla stazione si arriva alla sede e Centro visite del Parco (nei mesi di luglio e agosto aperto anche nei week end) e da qui all'area attrezzata Pinea, accesso basso del Parco. Ecco allora la descrizione di due interessanti escursioni di uno e due giorni, per scoprire il cuore del Gran Bosco, il nucleo di 800 ettari di bosco misto di abete bianco e abete rosso per proteggere il quale nel 1980 è stata istituita l'area protetta.
L'itinerario di una giornata, dislivello di 800 metri e tempi di percorrenza di 4 ore e 15 minuti, porta sull'anello che, lungo il Sentierio Tagliacurve (sentiero n.1 del Parco), raggiunge le assolate baite del Seu e da qui scende sul GTA per rientrare a Salbertrand.
L'itinerario di due giorni, ricalcando l'itinerario iniziale, prevede il pernottamento presso il Rifugio Daniele Arlaud Montagne Seu e la salita lungo la Mulattiera del Gran Bosco (sentiero n.7) e la famosa Strada dei Cannoni (sentiero n.5), attraverso il bosco misto di larice e pino cembro sino alle praterie d'alta quota e al Monte Gran Costa con la sua strada militare e le antiche fortificazioni.
Un itinerario che soprattutto in autunno si tinge di incredibili colorazioni e contrasti e che non smette mai di sorprendere con gli inaspettati incontri con la fauna selvatica che può riservare.