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Riti alpini

Ecomuseo Colombano Romean Ente Parchi Alpi Cozie Gran Bosco di Salbertrand

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Feste patronali in Alta Valle Susa

È in vendita presso il Centro Visite dei Parchi Alpi Cozie a Salbertrand, in via Fransuà Fontan 1, il nuovo libro di Pierangelo Chiolero "Riti alpini" Edizioni Chambradoc che presenta la ricchezza della cultura e delle tradizioni del territorio dell'Alta Valle di Susa.

Il libro, che può essere uno stimolo alla scoperta per il turista così come uno spunto di approfondimento per il ricercatore, consente di accedere al significativo patrimonio delle feste patronali dei nove comuni dell'Unione Montana Alta Valle di Susa. Feste di origine pagana, che nel corso dei secoli sono state assorbite dalla religione cattolica, anche se, alcuni elementi simbolici come le spade e il bran di Giaglione, il bran di Meana, il ran e ram di Oulx e Gravere, la Pouento di Chiomonte e il Sharintel delle Ramats, riconducono a lontani riti celtichi molto più complessi.

"Questo progetto segue ed integra la ricerca finanziata dalla Città metropolitana di Torino, per l’Unione montana Alta Valle Susa in collaborazione con L’Unione Valle Susa che ha portato alla pubblicazione on line delle feste di sei Comuni della media Valle. Diversamente ma con le stesse finalità di divulgazione l’autore ci porta in viaggio nell’alta valle Susa ed il cammino ci viene descritto da un curioso fotografo viaggiatore. Personaggio che ci ricorda il viandante, il cammino, la riflessione. Racconta di chi attraversa un territorio, di come lo guarda e cerca di coglierne tutti gli aspetti nascosti. Un libro nuovo. Insieme un romanzo, un saggio, una ricerca antropologica. Stemmi, Santi e paesi. Una narrazione accattivante che alleggerisce la ricerca antropologica ed aiuta il lettore a seguire la traccia del racconto. Nelle prime pagine il viaggiatore si dirige a Bardonecchia, in treno, comodo. Nella festa Patronale di Bardonecchia conosce costumi bellissimi, grande fermento. Bardonecchia non è solo il centro cittadino, il viaggiatore scopre la comunità, le frazioni, si apre un mondo, per lui nuovo, intorno al sacro ed alle feste di collettività. Si imbatte in lemmi che non conosce, scopre lingue antiche. Come possibile, in una unica valle tutte queste varianti linguistiche? Sì, nell’Unione Montana Alta Valle Susa convivono da sempre tre minoranze linguistiche storiche, tutelate oggi dalla legge 482 del 1999. Francese, Occitano e Francoprovenzale; lingue vive che animano il fermento culturale del territorio. Il viaggiatore si appassiona raccoglie dati. Si scoprono aneddoti che rivelano i luoghi. L’autore introduce il viaggiatore in un mondo sconosciuto, diverso e questi appunta tutto sul suo taccuino di viaggio. Il taccuino del viaggiatore insolito. Nello scorrere delle pagine, per ogni paese dell’Unione montana la struttura sarà la stessa, festa patronale, storia, cultura, curiosità e lingua. Più libri in uno. Tutte le realtà dei paesi dell’Unione montana hanno delle peculiarità, il viaggiatore scopre che le feste patronali hanno un valore simbolico, sono fatte da persone, gesti, ritualità. Riaffermano i valori delle comunità dove si svolgono: si riconoscono in una cultura comune, occitana, francoprovenzale. In una fede comune nelle cappelle, nelle chiese.
Il viaggiatore si trova catapultato nel periodo delle feste che sono il tempo della tradizione. Negli antichi calendari contadini scanditi dai nomi dei Santi. Fuori dal tempo senza tempo della società moderna. Il viaggiatore si ritrova in un mondo, non legato alla società maggioritaria ma ad una tradizione che continua. Che si perpetua. Così l’autore ci porta a scoprire tutti i riti alpini che a turno animano il ricco mondo dell’Unione montana ma non solo, scopre paesi che hanno lingue diverse, scopre aneddoti e divulga storie locali. Il viaggiatore descrive puntualmente feste dove si celebrano ancora rituali agresti di provenienza lontana. Scrupolosamente annota tutto nel suo taccuino di viaggio e ci presenta il persistere del paganesimo alpino integrato nelle feste cristiane. Ci descrive le origini di provenienza arcaica, tratti molto forti. Significato propiziatorio, fallico, esorcizzante, ritualistico. Sia per la danza delle spade sia per l’albero fiorito di Giaglione, attorno al quale la popolazione compiva riti di propiziazione per stimolare la fertilità della terra. Scopriamo i riti di virilità, di iniziazione con i Bran di Meana. I fiori, i frutti, i colori sulla pouéinto di Chiomonte. Nel suo taccuino insolito annota di fiori di nastri colorati che volano nel tempo..."

Dalla prefazione scritta da Marco Rey, Assessore minoranze linguistiche e turismo dolce dell'Unione Montana Alta Valle di Susa.

Il Centro visite del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, Ecomuseo Colombano Romean e Centro di documentazione “Spazio Escarton”, via Fransuà Fontan, 1 a Salbertrand (TO) è aperto con i seguenti orari:
Da lunedì a giovedì 9.30-12.00 e 14.00-15.00
Venerdì 9.30-12.00.

Tel. 0122.854720 info.alpicozie@ruparpiemonte.it

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