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La Valtroncea nelle memorie del professor Maggiorino Passet Gros: quarta puntata

Val Troncea

piccoli frammenti di natura e cultura

Pubblichiamo il quarto video di una serie già on line sul canale YouTube Parchi Alpi Cozie dedicata al pragelatese Maggiorino Passet Gros, due lauree, in scienze naturali e agraria, Ispettore Generale del Corpo Forestale dello Stato, insegnante e consigliere del Parco naturale della Val Troncea.

Grazie all'intervista di Domenico Rosselli e alle riprese e montaggio di Bruno Usseglio, guardiaparco Parchi Alpi Cozie, unite alla disponibilità della famiglia, possiamo impreziosire la raccolta dei frammenti di natura e cultura del territorio dei Parchi Alpi Cozie attraverso l'intervista al Professore Maggiorino Passet-Gros. Questo importante documento è stato realizzato dal personale del Parco Val Troncea il 13 novembre 2004 in occasione dell'anniversario del centenario dalla valanga del Beth, terribile sciagura che ha coinvolto le attività estrattive del colle del Beth uccidendo 81 minatori, gettando nella disperazione le relative famiglie.
L'intervista è divisa in cinque parti e racconta le vicende del Novecento interessanti la Val Troncea in particolare e il Pragelatese in generale ed è accompagnata da immagini della valle. In questa quarta parte il Prof. Maggiorino si sofferma a raccontare il ruolo del torrente Chisone, ma sopra ogni cosa prima descrive il silenzio, poi il rumore della rinascita della Val Troncea con l'istituzione del Parco.

 

Dalla biografia scritta dal guardiaparco del Parco Val Troncea Domenico Rosselli, scopriamo insieme la vita di Maggiorino Passet Gros, uomo di montagna e di grande cultura.

Nasce a Laval in val Troncea (Pragelato) il 9 dicembre 1917, dove trascorre i suoi primi sei anni di vita con i nonni materni. Infanzia felicissima a contatto con la natura, la sua prima lingua è il patois; soleva dire che a sei anni andava di corsa sulla Banchetta!

Coi genitori si trasferisce a Pinerolo, dove il padre era maestro, per frequentare la scuola elementare, procedendo negli studi, conseguendo la maturità presso il Liceo Classico G.F. Porporato a Pinerolo e laureandosi in Scienze Naturali presso l’Università di Torino nel giugno del 1940, a 22 anni e mezzo con una tesi di laurea sulle miniere del Beth, per poi frequentare il corso Allievi Ufficiali a Bra.

Parte volontario per l’Africa durante la seconda guerra mondiale; fatto prigioniero dai francesi e poi dagli americani, alla fine della guerra rientra in Italia vestito da americano.

Tornato in patria si rende conto che gli studi fatti, essendo trascorso tanto tempo, sono da riprendere e si iscrive alla Facoltà di Agraria a Torino dove si laurea in un anno e mezzo.

La sua carriera lavorativa inizia insegnando estimo presso l'Istituto Geometri di Pinerolo e all’Istituto La Salle di Torino.

Nel 1953 vince il concorso per il Ministero dell’Agricoltura e Foreste a Roma; parte per la capitale dove prende servizio all’Azienda di Stato delle Foreste Demaniali; inizia come capo ufficio acquisti e arriva alla pensione nel 1973 al culmine della carriera come Ispettore Generale del Corpo Forestale dello Stato, allora la più alta carica in seno al Corpo stesso. Negli anni di servizio presso il Ministero acquista, da nord a sud su tutto il territorio della penisola, per conto dello Stato vasti appezzamenti forestali allora di proprietà del latifondo privato, che daranno luogo all’ampliamento ed alla costituzione di molte aree protette italiane.

Torna a Pinerolo, o come soleva dire lui, “alle sue montagne” e insegna per più di 17 anni al Liceo Scientifico dell’Istituto parificato Maria Immacolata.

È fra i promotori e primi amministratori del Parco Naturale Val Troncea, ricoprendo fra l’altro vari incarichi per il Comune di Pinerolo, fra cui la carica di Presidente della Casa di Riposo Jacopo Bernardi.

È fra l’altro uno dei promotori del Museo didattico di Scienze Naturali di Pinerolo, dove collaborò col dott. Mario Strani alla classificazione micologica che darà origine alla collezione di modelli micologici realizzata dallo stesso dott. Strani. Cura varie pubblicazioni e depliant per il Parco Naturale Val Troncea e per la promozione del verde cittadino di Pinerolo; l’ultima fatica di Maggiorino ultranovantenne è stata la sua testimonianza appassionata e competente raccolta nel documentario “Le miniere del Beth sulle orme di Pietro Giani” realizzato d Graziella Giani e Fabio Solimini Giani, discendenti di quel Pietro Giani che fondò l’impresa delle miniere dl Beth.

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