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Photo credit Bruno Usseglio

Arriva il Giro (quello del 1911!)

Ente Parchi Alpi Cozie

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Dalle ricerche storiche del guardiaparco Bruno Usseglio

Nel 1911 le nostre montagne sono visitate dalla terza edizione del Giro d’Italia. Suddiviso in 12 tappe il percorso tocca diverse regioni, arrivando il 23 maggio a Torino. La Lanterna Pinerolese ci regala una breve descrizione della tappa che, iniziata a Mondovì, transita per Pinerolo e per la val Chisone: «Molta ammirazione e molta folla sulla piazza Cavour, punto d’arrivo dei valorosi corridori del Giro d’Italia. Il Veloce Club aveva molto opportunamente fatto tendere delle corde onde tenere il pubblico a distanza dai ciclisti. Sotto una tettoia improvvisata, numerosi soci del Veloce Club coadiuvano l’egregio presidente nell’ordinare ogni cosa. Carabinieri, guardie e pompieri dispongono il servizio. I corridori sono in ritardo e la folla s’impazienta. Alle 9,40 è segnalato il loro passaggio a Cavour. Alle 10,10 non si vedono ancora. Finalmente s’ode uno squillo sul bianco stradale di Saluzzo. Eccoli: essi arrivano in gruppo serrato, perché al passaggio a livello di Ponte Chisone furono trattenuti. Essi sono sporchi di polvere e fango, madidi di sudore, il petto ansante, gli occhi fissi. Appena scesi afferrano febbrilmente le matite e segnano la firma. Vogliono ripartire subito, ma occorre lasciar passare i tre minuti. In questi brevi istanti chi si fa medicare, chi si lava, chi mangia, chi beve. Le automobili col loro teuf teuf segnano la partenza … Via! E fra gli applausi, gli evviva a Gerbi, Galetti, Rossignoli, il gruppo riparte febbrile. Lungo la strada nazionale è gran folla, a Roure, le giovinette lanciano fiori; a Fenestrelle il farmacista Alloatti dispone con cura ogni cosa. Passano Corlaita, Oriani, Galletti, Petit-Bréton ed altri. La terribile Coupura è valicata in un istante dal fuggente gruppo. A Ruà nuovi saluti e finalmente, dopo le Traverse si erge, co’ suoi tourniquets la formidabile salita del Gran duc. Anche qui il gruppo di testa non scende di bicicletta, ma va e corre. Ecco la vetta con chiazze di neve! Finalmente si respira … e poi giù per la china a Cesana, a rotta di collo: qualche cosa di spaventevole. l’esito è noto; il vincitore è un francese: Petit-Bréton. Evviva!».

Il Giro prosegue, degli 86 partecipanti, a Roma dove si conclude arrivano in 24 e il vincitore è Carlo Galetti.

Per saperne di più: La Lanterna Pinerolese, anno XXX n. 21, 27 maggio 1911.

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